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INTERROGAZIONE IN REGIONE SUL CANILE DI COLLE MAROZZO

La Regione spieghi se è a conoscenza che la struttura di Colle Marozzo di Spoleto non presenta la dovuta aderenza ai requisiti previsti dalla legge, in particolar modo riguardo la distanza da singole abitazioni. Lo chiede, con una interrogazione rivolta all'Esecutivo di Palazzo Donini, il consigliere regionale Aldo Tracchegiani (La Destra), ricordando che “i lavori per la recinzione e costruzione del canile pubblico sono iniziati nel 1979 e vi sono state diverse vicende giudiziarie legate all'aderenza alle norme legislative, che hanno posticipato la data di funzionamento effettivo della struttura al 1995”.Il capogruppo regionale de La Destra spiega che “c'è stata una sentenza del Tar favorevole al Comune di Spoleto, dopo il ricorso di 29 famiglie che abitano nella suddetta località. Nonostante questo, sono stati presentati diversi esposti alla Procura della Repubblica di Perugia da parte degli abitanti in prossimità della struttura e l'ubicazione del canile ha comportato, a partire dalla sua completa entrata in funzione nell'anno 1995, disturbo alla quiete pubblica e danni economici ad una limitrofe azienda agrituristica, costretta infine alla chiusura”.Tracchegiani evidenzia infine che “l'Azienda Sanitaria Locale 3 ha effettuato tutte le ispezioni per verificare l'aderenza alla normativa sanitaria vigente e che i requisiti previsti dalla normativa prevedono, tra gli altri, la conformità degli scarichi, la distanza di 400 metri da singole abitazioni (che una ispezione dei Nas del 1997 avrebbe verificato non essere stata rispettata), la capienza massimo di 20 box per adulti, la presenza mensile di animali nel numero di 23 unità e che il possesso di tali requisiti è stato confermato per la suddetta struttura”.