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Integrazione Umbria – Lazio: Abbate (Pdl): “Basta slogan, servono risultati”

“L’importanza di aprire il territorio della provincia di Terni al Lazio e all’area romana in particolare è stata da noi costantemente sottolineata”. Lo ha detto stamattina Francesco Abbate (Pdl) in merito alla possibilità di sviluppare il progetto della Regione Tiberina. “Questa nostra attenzione – ha spiegato – è stata sostanziata attraverso la formulazione di vari atti con i quali abbiamo posto l’attenzione sulla necessità di integrazione infrastrutturale, culturale, sociale ed economica tra aree omogenee geograficamente ma
inspiegabilmente ancora distanti per quanto riguarda le politiche di sviluppo. Di tutto questo purtroppo ad oggi registriamo solo qualche sporadica, seppur lodevole, iniziativa e niente più. Al di là degli slogan, manca infatti la consapevolezza delle innumerevoli opportunità di rilancio che possono derivare da una sempre maggiore interazione dei territori confinanti tra Lazio e Umbria. Di
conseguenza viene meno la capacità politica e amministrativa di costruire rapporti virtuosi e duraturi con i rappresentanti politici e istituzionali delle altre regioni. Aprirsi verso il Lazio – ha aggiunto Abbate – può rappresentare quindi un fattore decisivo per uscire dalla crisi economica del nostro territorio. Questo obbiettivo dovrà essere perseguito concentrandosi sull’importanza di garantire
una facilità di movimento delle persone e delle merci (collegamenti su ferro e gomma, piastra logistica, interporto) e promuovere in modo incisivo l’attrattività della nostra provincia (servizi, assistenza sociale e sanitaria, politiche abitative, iniziative culturali ecc.). Di tutto questo, purtroppo – ha concluso il consigliere – al di là di qualche sporadica seppur lodevole iniziativa, non c’è traccia, ecco perché, giunti a metà mandato, chiediamo che si concentrino le energie su alcuni progetti di rilancio economico e sociale specifici, per qualificare finalmente un’azione politica e amministrativa che fino ad ora si è sviluppata in modo incoerente, contraddittorio e inefficace”.