Assisi

Inseguimento da film a Bastia Umbra, in quattro nei guai: era una “faida” tra bande

Sono accusate di tentato omicidio, riciclaggio e rapina (ma il giudice li ha messi ai domiciliari solo per quest’ultimo capo di accusa) le due persone arrestate tra Matera e Roma, dove risiedono, e che sarebbero tra i protagonisti dell’inseguimento da film avvenuto Bastia Umbra ad agosto, al termine del quale un’auto era volata giù da un terrapieno.

Secondo le indagini dei carabinieri di Assisi, si sarebbe trattato di una faida tra bande, una romana e una locale, che avevano concluso – secondo la ricostruzione accusatoria – un affare illegale con due uomini del posto, già noti alle forze dell’ordine e accusati di truffa aggravata, per scambiare 50mila euro sporchi con trentamila euro puliti che però in realtà erano carta straccia. Quando i due romani se ne sono accorti, avrebbero dato vita all’inseguimento lungo la via Torgianese.

L’auto dei due umbri, finiti all’ospedale di Perugia con lesioni lievi, era volata giù dal parapetto, lasciandosi dietro le banconote frutto dell’illecito scambio. Queste sarebbero state raccolte da una terza persona, che pare guidasse (o comunque fosse all’interno) dell’auto che inseguiva.

Le indagini dell’Arma assisana, anche grazie alla collaborazione dei due umbri denunciati per truffa aggravata, si erano estese fino a Roma. I due della ‘banda romana’, bloccati tra Matera e Roma, sono stati sentiti (riporta la Nazione Umbria) tra lunedì e martedì per rogatoria dai gip di Roma e Matera: ai magistrati hanno contestato la rapina, e si sono descritte come vittime dell’accaduto.