Categorie: Politica Umbria | Italia | Mondo

Infiltrazioni mafiose a Città di Castello, no a commissione in consiglio comunale. Cirignoni: “sconcerto e preoccupazione per la decisione”

“Considerando il voto unanime con cui fu istituita la commissione antimafia in seno al Consiglio regionale, ingenera sconcerto e preoccupazione la bocciatura da parte del Consiglio comunale di Città di Castello della mozione per l'istituzione di una analoga commissione d'inchiesta di ambito locale, presentata dal nostro capogruppo Caselli”.

Così il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni che rilancia l’allarme sul problema “reale” delle infiltrazioni mafiose nell'Altotevere, “così come pure per il Nord del Paese”.

“L’allarmante situazione – spiega l’esponente del Carroccio – è stata confermata oltre che dalle parole del ministro Cancellieri, dai recenti arresti per mafia di soggetti provenienti dal meridione e residenti nella città tifernate, dallo smantellamento da parte delle forze dell'ordine di un associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti che si riforniva degli stessi a Napoli e al cui vertice vi era un pregiudicato campano. Da ultimo – aggiunge -, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura antimafia di Firenze, il Gico della Guardia di Finanza ha effettuato il sequestro di terreni di proprietà della camorra nel comune altotiberino”.

Secondo Cirignoni è “grave che le forze politiche che governano la città ed anche alcune di opposizione, abbiano preferito scansare il problema dell'infiltrazione mafiosa nel territorio tifernate votando contro l'istituzione di una commissione che avrebbe dovuto monitorare il fenomeno, relazionando in Aula ed individuando organicamente le azioni e i provvedimenti amministrativi che, in particolare nell’edilizia, nel commercio e nel rilascio delle residenze, il Comune ha il potere di intraprendere per contrastare l'infiltrazione delle mafie meridionali e straniere”.

“In Umbria – sottolinea il capogruppo della Lega Nord – la politica e le istituzioni democratiche sono chiamate a resistere all’assalto delle mafie che ‘armate’ di denaro contante vogliono colonizzarci, infiltrando e inquinando la società civile e le istituzioni. L’istituzione della commissione – conclude Cirignoni – sarebbe stato un segnale molto positivo per i tifernati e per i cittadini di tutto l'Altotevere, che non sono abituati a far finta di niente, ma vogliono affrontare i problemi e trovarne le soluzioni”.