Città di Castello

Infiltrazioni d’acqua in Radiologia “Alcuni locali allagati”, Regione annuncia lavori di ripristino

L’allagamento del reparto di Radiologia dell’ospedale di Città di Castello, risalente al 22 novembre scorso, è finito all’attenzione del Consiglio regionale, con una interrogazione a firma di Valerio Mancini (Lega).

Il consigliere ha ricordato che, in seguito all’intensa pioggia di un mese fa, si era allagata parte dei locali, “a causa dalle pessime condizioni in cui versa la struttura. L’infiltrazione d’acqua piovana ha causato forti disagi a pazienti e operatori sanitari. Ci sono evidenti responsabilità di progettazione e manutenzione. Per questo chiedo alla Giunta se intende attivarsi per assicurare una manutenzione straordinaria dell’ospedale di Città di Castello al fine di evitare futuri allagamenti dei locali”.

A rispondere è stato l’assessore alla Sanità Luca Coletto, comunicando che “questa grave situazione è stata affrontata con il direttore generale. È già in corso l’intervento di rimozione del manto impermeabile esistente, con la stesura di una nuova membrana rinforzata con rete di poliestere, resistente ai raggi ultravioletti. Sono stati interessati circa 3mila metri quadrati su 5mila. Dovranno anche essere rifatti i basamenti e realizzate coperture metalliche leggere a copertura degli impianti. Entro febbraio 2023 i lavori dovrebbero essere ultimati, anche per quanto riguarda il piccolo locale della Radiologia interessato
dalle infiltrazioni
”.

Mancini ha replicato che “vanno accertate le responsabilità. Quella struttura ha solo 20 anni e quindi questi problemi non dovrebbero esserci. Bisogna accertare se sono possibili azioni di rivalsa verso chi ha progettato e realizzato quei lavori. Nel reparto di Radiologia c’è una vecchia risonanza magnetica che ha oltre 20 anni, rotta dal 2019. L’altra è del 2008 e quindi sarebbe necessario stanziare fondi per aggiornare queste apparecchiature, visto che la Asl 1 non ha debiti e l’ospedale deve ottenere la giusta attenzione. Anzi l’assessore Coletto dovrebbe andare di persona, senza annunciarsi, in quell’ospedale, per verificare di persona le reali condizioni di personale e pazienti”.