Terni

Incompatibilità Bandecchi, è polemica. Pd: “Terni non merita questo”. Ap: “Elabori proposte”

Accuse e bordate tra maggioranza e opposizione dopo il documento del Ministero dell’Interno in relazione all’incompatibilità del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. A scagliare la prima pietra sono il segretario del Pd di Terni, Pierluigi Spinelli ed Emilio Gubbiotti, membro della segreteria.

“No alle prepotenze”

I dem rivendicano la posizione sull’incompatibilità: “Stefano Bandecchi è incompatibile, per il suo molteplice e insanato conflitto di interessi, con la carica di sindaco di Terni. Lo aveva certificato, con il richiamo all’art. 63 del Testo Unico degli Enti Locali, la Segreteria Generale del Comune di Terni, lo ribadisce ora la lunga, argomentata nota del Ministero dell’Interno, confermando le tesi del Partito Democratico che questa illegittimità l’ha denunciata con forza in tutta la campagna elettorale e l’ha segnalata agli organi preposti al controllo, con un atto formale inviato al Prefetto il 23 giugno e poi attraverso le interrogazioni alla Camera, al Senato e in Regione Umbria presentate dai parlamentari umbri del Pd Anna Ascani e Walter Verini e in Regione dal consigliere Fabio Paparelli, e attraverso l’iniziativa pubblica del 3 luglio organizzata dal Pd a cui sono state invitate tutte le opposizioni di centro sinistra. Il voto della effimera maggioranza comunale che si prefiggeva di sanare una illegittimità con una prova di forza, si è dimostrato quello che era, un semplice e inutile atto di prepotenza”. 

La richiesta di sanare irregolarità

Il Partito Democratico, con una azione politica puntuale e circostanziata ha messo in evidenza un tema centrale ed ha chiarito, prima di tutto al sindaco, che a Terni non si è disposti a subire passivamente prepotenze e irregolarità. La città ha bisogno di un governo cittadino solido, serio, fattivo e giuridicamente valido e operativo. Al momento  -è stato appena certificato dal Ministero- così non è. Siamo, quindi, in una situazione di irregolarità che la città non merita e che non potrà, evidentemente, restare tale”.

La risposta di Ap: “Argomenti inattuali”

A rispondere è il coordinatore di Alternativa popolare di Terni, Riccardo Parca. Si dice “sorpreso dai partiti della minoranza di sinistra che insistono a cavalcare argomenti triti e ritriti e che temporalmente sono ormai desueti e completamente inattuali. Vorrei ricordare loro come i presupposti della presunta incompatibilità sono venuti meno attesa la vendita da parte di Unicusano della Ternana Calcio. Il sindaco Stefano Bandecchi, pur nella convinzione che non sussistesse la problematica, ha ritenuto il futuro della città più importante della passione per la squadra di calcio“.

Accuse ai 5 Stelle

“Il segretario del PD ternano Spinelli invece di discutere su un parere decontestualizzato da un punto di vista temporale, potrebbe investire il suo tempo ad elaborare proposte nell’interesse della città. Compie un passo indietro dopo aver votato, in modo responsabile, l’atto di indirizzo nell’ultimo consiglio comunale a sostegno del sindaco Bandecchi sulla vicenda Enel ed Ospedale e ciò evidenzia come probabilmente abbia ricevuto ordini di scuderia, con tanto di tirata di orecchie, da parte baroni della politica di sinistra che hanno distrutto la città. Luca Simonetti dei 5 stelle, invece, con un intervento che di politico ha solo il ruolo annotato prima del suo nome, dovrebbe riflettere sulla debacle del suo partito e sulla sua personale e domandarsi come in consiglio comunale ha solo un rappresentante invece di gettare maldestramente discredito su chi egregiamente sta governando la città con il favore dei cittadini“.