Cronaca

Inceneritore Terni, “Protesta ad oltranza”

Un giovedì pomeriggio di striscioni e borse piene di abiti di ricambio. Una protesta ordinata silenziosa quella che è andata in scena davanti palazzo Cesaroni e che ha visto spalleggiarsi gli attivisti e i consiglieri della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle dell’Umbria. Prosegue la loro occupazione del consiglio regionale contro la mancata trattazione della mozione sugli inceneritori a Terni durante l’ultima seduta. Dopo la seconda notte in consiglio regionale, dove è “spuntata” anche una tenda, i quattro della minoranza hanno organizzato una colorata protesta davanti al consiglio regionale. C’erano i consiglieri comunali di Terni, oltre agli attivista da tutta l’Umbria: oltre a Terni, da Narni, Perugia, Marsciano, Panicale.  Almeno fino alla prossima settimana, come assicurato dall’assessore Cecchini, la giunta non prenderà alcuna decisione, affermazione che ha riacceso gli animi della protesta.

Inceneritore Terni, occupato il consiglio regionale dell’Umbria | Aggiornamento

Critico il giudizio sulla tenda montata nell’aula della presidente Donatella Porzi che, in una nota, dichiara il gesto “irrispettoso del luogo.  

Protesta inceneritori Terni, teni tenda aula consiglio regionale Foto PUNZI

Fermo restando il diritto di ciascun consigliere regionale a compiere gli atti che vengono ritenuti utili ad esercitare diritti e dialettica politica, tutto ciò va, a mio avviso, sostanziato diversamente. Palazzo Cesaroni – spiega la presidente – è e sarà sempre la casa di tutti gli umbri, dove ogni istanza troverà cittadinanza e dignità per essere ascoltata e analizzata. Questo non può però travalicare in esternazioni dal lessico irriguardoso o in atti irrispettosi, che non sono e non saranno tollerati. L’auspicio – conclude – è che, vista la disponibilità al confronto della Giunta regionale e delle forze politiche, si possa superare questa situazione che, di certo, non restituisce una bella immagine delle nostre Istituzioni”. 

Cartelli gialli e neri quelli di attivisti e consiglieri del Movimento. Striscioni biachi con scritta nera per la Lega.Basta studi, servono soluzioni – ha tuonato il consiglieri di Terni De Luca – Gli inceneritori non spuntano come funghi, questi impianti negli anni scorsi sono stati autorizzati sui territori, le comunità non li volevano e noi ora ci troviamo a manifestare per la prima volta sotto la Regione gli intenti e la volontà della nostra città. Gli studi ci sono, gli inquinanti sono oltre legge e non è più possibile andare avanti senza adottare soluzioni. Questo è negazionismo 2.0 evoluto, li metteremo di fronte alle responsabilità di prendere decisioni”.

La Lega. “Dopo quasi tre giorni di occupazione del consiglio regionale – spiega il capogruppo leghista Fiorini –  non abbiamo avuto ancora risposte concrete da parte della Marini o dell’assessore Cecchini, se non le solite parole di circostanze e le solite promesse alle quali non crediamo. Se siamo ancora qui è per i cittadini e sempre per i cittadini vogliamo andare avanti. La politica deve tornare al suo scopo originario che è quello di tutelare gli interessi del territorio.

Ma andando dritti al solo, alla domanda al consigliere Liberati sul quanto durerà ancora l’occupazione delle sale del consiglio, risponde “Gli amici ci hanno portato tutto il ricambio del vestiario – mostrando una quelle sacche grigie che gli uomini si portano dietro il lunedì per il calcetto – possiamo stare qui giorni e settimane. Sta a loro dirci, attraverso i fatti concreti, se questa valigia dobbiamo aprirla oppure possiamo dialogare, ascoltarci e trovare insieme le soluzioni che sono necessarie non solo per la conca ma per Umbria. Non abbiamo bisogno di altri problemi”.