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Inaugurata la nuova sede dell'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dell'Associazione Nazionale ex Deportati di Foligno

È stata inaugurata, ieri pomeriggio, in via Pignattara 26, la nuova sede folignate di Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e Aned (Associazione nazionale ex deportati). La struttura, messa a disposizione dal Comune di Foligno, si trova al primo piano di un palazzo di proprietà dell’ente, già residenza del celebre architetto folignate Giuseppe Piermarini. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, il presidente della sezione folignate dell’Anpi, Manlio Marini e la responsabile dell’Aned Umbria, Maria Pizzoni.
“Abbiamo voluto dare una sede stabile e centrale ad Anpi e Aned – ha detto il sindaco – per ribadire l’importanza dell’attività svolta da queste associazioni e renderla più vicina ai cittadini. Ricordare e promuovere, soprattutto fra i giovani, valori fondamentali come la libertà, la pace, la giustizia e la democrazia significa guardare con fiducia al futuro e costruire un Paese migliore. Il coraggio e la testimonianza di quanti, anche nella nostra città, si sacrificarono per difendere questi ideali costituiscono un esempio e una speranza anche di fronte alla attuale crisi economica e sociale”.
Marini e Pizzoni hanno ringraziato l’amministrazione comunale “per la sensibilità e la generosità dimostrate nel concedere una sede appropriata a due associazioni che da anni si battono per tenere accesa la fiammella della memoria sul nostro territorio, coltivando soprattutto tra i giovani ideali e diritti fondamentali”.
All’iniziativa erano presenti, fra gli altri, il presidente provinciale dell’Anpi, Francesco Innamorati, l’assessore alle politiche per la pace e la memoria, Rita Zampolini, e l’assessore alla cultura, Elisabetta Piccolotti. Prima dell’inaugurazione dei locali di via Pignattara, nelle frazioni di Cupoli e Roviglieto, sono state apposte delle targhe in memoria dei partigiani folignati deportati dai nazifascisti, durante la seconda guerra mondiale, e uccisi nel lager nazista di Mauthausen.