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IMPIANTI SPORTIVI, DA LUNEDI' L'ORARIO DEFINITIVO

Volenti o nolenti, da lunedì tutte le società sportive del territorio dovranno adattarsi all'orario definitivo per l'utilizzo degli impianti sportivi in città. Questo nonostante il vespaio di polemiche di questi ultimi tempi di chi giudicava estremamente riduttivo il monte ore a loro disposizione, come la Volley Spoleto.
Il proliferare di un numero sempre maggiore di società sportive e la contingenza della perdita di una palestra scolastica nel Centro città, a causa dei lavori di ristrutturazione e consolidamento di una buona parte degli edifici scolastici, ha reso più problematica e complessa questa azione concertata di definizione degli orari.
L'amministrazione ha agito su due livelli: il primo ha previsto una ancor più oculata gestione degli spazi disponibili con un confronto serrato con le società sportive che, va registrato, hanno risposto nella quasi totalità, con senso di responsabilità e correttezza reciproca; il secondo con l'accelerazione delle procedure per la realizzazione di una tensostruttura che con l'inizio dell'anno 2008 sarà la risposta al problema della carenza di spazi.
“Questa è la risposta, – spiegano dal Comune – ispirata alla responsabilità, alla trasparenza e alla concretezza che l'amministrazione ha inteso dare anche alle polemiche di due tra le circa 20 società e associazioni sportive che richiedono gli spazi pubblici. In particolare – sottolineano dall'amministrazione – va registrato che il comportamento tenuto lo scorso anno da una delle due società, la Volley Spoleto, sia nell'utilizzo che nella cura e custodia della palestra dell'ITIS-IPSIA, – cura e custodia per altro incentivate con un contributo del Comune, ha addirittura messo a repentaglio la possibilità di fruirne in questo nuovo anno sportivo. L'Amministrazione ha dovuto negoziare, con il Dirigente scolastico e la Provincia, la possibilità di continuare a utilizzare a favore del mondo sportivo spoletino tale palestra; negoziazione efficacemente riuscita”.
L'Amministrazione auspica infine che il suo ruolo negoziale possa essere mantenuto dentro i limiti necessari e utili al migliore svolgimento delle attività sportive, lasciando che dannose polemiche, diatribe e controversie, nate tra alcune società, possano essere risolte tra le società stesse con senso di responsabilità e maturità.