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IL TEATRO STABILE DELL'UMBRIA PORTA IN SCENA “CANTICA II” DI EMILIANO PELLISARI (Foto)

Per quanti sono rimasti affascinati dalle sovrannaturali immagini di “Inferno”, il nuovo spettacolo di Emiliano Pellisari, “Cantica II”, in scena a Foligno al Politeama Clarici venerdì 25 marzo, alle ore 21, è un appuntamento da non perdere.
Ideatore di spettacoli di successo e autore di performance per eventi internazionali, Pellisari è un coreografo in costante ascesa, un illusionista della scena con uno stile inconfondibile che nasce dal teatro fantastico del Rinascimento e dalle invenzioni meccaniche barocche.
“Cantica II” è il secondo episodio della trilogia ispirata alla Divina Commedia, corpi nudi s’intravedono tra le maglie di grandi stoffe semitrasparenti, si librano nell’aria magicamente, creano l'architettura di uno spazio ultramondano, quello del Purgatorio. I danzatori non sono più soli, in un mondo sofisticato ed elegante agiscono nello spazio per mezzo di attrezzi di scena: scale di Esher appaiono dal soffitto, palloni galleggiano nell’aria.
Il medioevo fantastico è rappresentato attraverso immagini di grande suggestione. Le ambientazioni sono fortemente allegoriche, come molti dei personaggi, nello spettacolo ogni scena è costruita con dettagli minuziosi – i vestiti, gli oggetti – che hanno sempre una forte connotazione simbolica.
Se nell’“Inferno” le coreografie sviluppavano la visione d’insieme dei corpi con l’intento di creare architetture umane ed evocare le geometrie spaziali del medioevo, in “Cantica II” si sviluppa la dimensione del singolo danzatore come vero e proprio personaggio. La condizione dell’uomo non è più, come in “Inferno”, quella del dannato ridotto nella sua essenzialità primitiva, essere umano nato nella natura e ivi ricondotto, ora ci troviamo di fronte all’uomo civile, integrato nella società, dominatore dei propri istinti e pulsioni.
La seconda “Cantica” rappresenta un passo evolutivo dell’ascesa spirituale dell’uomo religioso medievale accompagnato nel suo percorso dalla musica delle messe, dai canti e poesie cortesi e dalle voci dei cori sacri. Lo spettacolo riesce a riprodurre in chiave moderna la delicatezza e la complessità di queste atmosfere.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al Teatro Stabile dell’Umbria.