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Il Consigliere del PD Bori sul Referendum contro il Porcellum

Il tema della raccolta di firme per il referendum finalizzato all’abolizione dell’attuale legge elettorale è al centro dell’ultima dichiarazione del consigliere del PD Tommaso Bori, il quale invita tutti i rappresentanti politici negli enti locali, compresi quelli dell’opposizione (PdL, Udc, Lega), ad impegnarsi in prima persona per la raccolta ed autenticazione delle firme. Ciò al fine di contribuire all’abolizione di una legge iniqua che obbliga i cittadini ad eleggere soggetti già nominati dai partiti senza poterli scegliere in prima persona. Bori ha affermato che “da qualche anno per via della legge elettorale del Ministro Calderoli, da lui stesso definita “volutamente una porcata”, è stata tolta la possibilità agli elettori di selezionare gli eletti eliminando i collegi uninominali e le preferenze. Oggi siamo governati da un parlamento di nominati e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, invece che scegliere le persone più capaci e competenti si sono premiati i più fedeli, asserviti e cortigiani. Noi vogliamo restituire ai cittadini la libertà di scegliere.” Il consigliere del PD si è poi soffermato sulla questione degli schieramenti politici. “Non è una questione di appartenenze o di schieramenti – ha continuato – è una questione di onestà intellettuale. Tutti i cittadini ci chiedono di poter tornare a scegliere i propri rappresentanti, non solo gli elettori di centro-sinistra. Per questo gli eletti di UDC, PDL e Lega Nord dovrebbero impegnarsi prima nell’autenticare le firme e poi nella campagna referendaria. O rischiano di essere nuovamente delegittimati agli occhi dei loro sostenitori e subire un’altra umiliante sconfitta come per i Referendum appena passati”. Bori si è infine dichiarato disponibile “ad autenticare le firme insieme al comitato referendario locale”.