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IL BILANCIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TERNI, FELICIANO POLLI (dichiarazione video del presidente)

(Luca Biribanti) – Si è svolta questa mattina, presso la sala consigliare diPalazzo Bazzani, la conferenza stampa del bilancio di fine anno del presidente della provincia Feliciano Polli. Il 2010 ternano è sembrato abbastanza soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda il bilancio, su cui la Provincia è riuscita a mantenere le linee programmatiche di spesa con tagli al personale e incassi dovuti a importanti operazioni commerciali. Tuttavia Polli ha iniziato a parlare facendo un'analisi negativa del momento attuale per quanto riguarda le risorse destinate agli enti locali con precisi riferimenti alla situazione di crisi economica generale: “Non ci sono politiche di ripresa da parte del governo, è necessario dunque sviluppare forme alternative di crescita. La strada da percorrere è quella di una politica di area vasta, cercando un appoggio dalla Regione per avviare una cooperazione permanente con i comuni limitrofi, i privati e le istituzioni. Sarebbe una scelta sbagliata quella di confidare nelle risorse messe a disposizione degli enti, visto che per il 2011 nel nostro comune entreranno 2 milioni di euro in meno rispetto al 2010. È una cifra notevole che graverà sui bilanci, a cui dovremo far fronte guardando oltre la nostra realtà. Terni è una città che occupa un'area strategica delle rotte commerciali e turistiche, gli assi Civitavecchia-Ancona e Palermo-Berlino sono quelli che a cui ci rivolgiamo con più attenzione”. Facendo il punto della situazione sul settore industriale il presidente ha speso parole importanti per la Basell: “La salvaguardia della Basell è una priorità nell'ambito dell'industria manifatturiera. La fine di questo 2010 lascia uno spiraglio positivo nell'acquisizione da parte della Novamont dell'azienda ormai in piena crisi e tutto il tessuto industriale deve passare attraverso l'internazionalizzazione dei mercati”. Uno dei punti su cui Polli si più soffermato è stato quello del polo universitario ternano, sempre sospeso tra le priorità di “mamma” Perugia e la voglia di spiccare un volo autonomo che, con la riforma universitaria dei dipartimenti, sembra sempre più impacciato e difficile. “La riforma della scuola è ormai una realtà, ma non per questo dobbiamo abbandonare la lotta – ha dichiarato Polli – è necessario, ora più che mai, dare nuova linfa all'università ternana, facendo in modo che l'università di Perugia rimanga un'università regionale. Terni deve puntare sulla qualità della formazione e sulla diversificazione dei corsi di laurea e la collaborazione con gli enti locali, come sta avvenendo tra la facoltà di Medicina e l'azienda ospedaliera Santa Maria”.