Perugia

I politici perugini sui banchi di scuola

Sindaco, assessori e consiglieri comunali nelle scuole cittadine, dove da mercoledì è suonata per tutti la campanella. Romizi ha voluto portare il suo saluto ai piccoli alunni della scuola primaria Leone Antolini e alla secondaria di primo grado Maria Bonaparte Valentini di Ponte Valleceppi.

Ad accoglierlo, insieme ai ragazzi, la dirigente scolastica Franca Rossi e l’intero corpo docente, nonché il personale non docente. Nella primaria sono 225 i bambini che frequentano, alcuni anche con il tempo pieno, attivato – come ha spiegato la dirigente – quattro anni fa con l’intenzione di offrire un servizio di qualità in più alla comunità. 250 circa sono invece quelli della secondaria di primo grado, che ha anche una sede distaccata a Ripa.

Le nostre scuole – ha tenuto a sottolineare la stessa dirigente con riferimento ad entrambe – hanno una fitta rete di relazioni con la comunità, a partire dalle famiglie degli alunni, le associazioni culturali e il territorio nel suo complesso, che ci sostengono fattivamente e in prima persona e che contribuiscono a dare prestigio alla scuola stessa”.

Il sindaco ha lodato lo spirito di coesione di cui, ha sottolineato, beneficiano sicuramente i ragazzi. “In un momento complesso come questo attuale – ha detto – è importante il supporto che i cittadini danno all’amministrazione. Il nostro impegno è quello di rendere le scuole non solo più belle, ma soprattutto più sicure e fruibili”. Quindi, rivolgendosi direttamente ai ragazzi, che lo incalzavano con numerose domande, li ha invitati ad essere curiosi e aperti e ad affrontare le sfide con coraggio: “Su questi banchi state mettendo le basi per il vostro futuro. Fate tesoro di questa esperienza che, anche se adesso non ne siete, forse così consapevoli, vi segnerà. Voi adesso avete il mondo davanti e potete scegliere e ciò ha un fascino incredibile, abbiate lo sguardo aperto verso ciò che vi circonda, per capire meglio voi stessi e gli altri e contribuire alla vita della vostra comunità, ciascuno come può”.

Anche l’assessore alle Politiche per l’infanzia, Dramane Waguè, si è recato in numerose scuole del territorio per fare agli allievi gli auguri dell’amministrazione per un buon anno scolastico. A tutti gli studenti l’assessore ha ribadito che dovranno essere orgogliosi del patrimonio culturale che acquisiranno in questi anni di scuola, “perché – ha evidenziato – l’educazione è il passaporto per la vita”. Agli alunni delle medie di Ponte San Giovanni, i cui genitori quest’estate si sono rimboccati le maniche per tinteggiare le aule, l’assessore ha tenuto a spiegare l’importanza del gesto compiuto dai loro genitori quale esempio di senso civico ed ha chiesto che essi stessi si impegnino a mantenere il decoro delle aule per il resto dell’anno scolastico, con tanto di premio finale per quelle classi che avranno saputo rispettare di più il luogo di studio e di apprendimento.

Molte le scuole visitate anche dal presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano (nella foto) che, nella giornata di lunedì, si era recato presso gli istituti di Montebello, Pila e via Chiusi, mentre mercoledì ha incontrato i ragazzi della primaria di Santa Lucia, della primaria Valentini di Elce e della secondaria Vinci-Colombo di Elce. Ai bambini della primaria Varasano ha rammentato l’importanza del Grifo, simbolo della città di Perugia, stampato non a caso sul lato sinistro del grembiule, per evidenziare il legame col cuore: “Un simbolo – ha detto – importante per sentirci parte di qualcosa, ossia la nostra città, la nostra comunità”.

Il presidente ha voluto citare la frase di Malcom X presente sui manifesti che annunciano l’avvio dell’anno scolastico e all’interno della lettera inviata dal sindaco Romizi agli alunni delle classi prime: “L’educazione è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo”. Il senso della frase, ha evidenziato Varasano, è che lo studio, l’impegno e l’educazione rappresentano valori fondamentali per costruire i cittadini di domani. Occorre, quindi, che i ragazzi, idealmente, riempiano i loro zaino con questi principi perché ciò gli servirà per diventare i cittadini del futuro, quelle mamme, quei padri di cui tanto c’è bisogno.

E ancora: “L’impegno che mettete oggi nello studio, ricordate, lo ritroverete per sempre nel vostro bagaglio”. Riprendendo le parole del sindaco, Varasano ha invitato i bambini ad utilizzare le nuove tecnologie, ma con prudenza e parsimonia, mantenendo nel contempo forte il contatto con i materiali tipici delle scuole elementari, ossia la carta, le matite, la colla di cui si devono sentire gli odori e la consistenza.