Spoleto

I cacciatori in assemblea “avvertono” Regione e Atc2: la lettera

Si sono ritrovati a Spoleto, a poche ore dai cosiddetti Stati generali della caccia, convocati per mercoledì 7 febbraio dall’assessore Roberto Morroni. In cui, tra l’altro, si dovrebbe discutere di adeguamenti delle tariffe che i cacciatori pagano per l’iscrizione all’Ambito territoriale di caccia (Atc). Solo che, di questi tempi, è ancora più arduo andare a chiedere soldi ai cacciatori. Non tanto (o meglio, non soltanto) per gli aumenti dei prezzi dai quali non sono ovviamente escluse le attrezzature per la caccia. Ma anche perché la gestione degli Atc in Umbria è stata spesso contestata dai cacciatori, che non sentono adeguatamente rappresentate e accolte le loro istanze. Soprattutto dopo che nella tornata dei rinnovi, nessuna delle tre presidenze è andata ad un membro dei Comitati espressione dei cacciatori. E in particolare nell’Atc2, dove i cacciatori hanno scoperto che quest’anno mancherà adeguata selvaggina per i ripopolamenti.

L’assemblea dei cacciatori

La mancata risposta alle richieste fatte in una lettera che il 18 gennaio i rappresentanti di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia ed anche Arci Caccia al presidente dell’Atc2 Marco Loreti ha spinto le associazioni (non Arci Caccia, che nei giorni scorsi aveva spiegato in una nota la propria posizione) a convocare i cacciatori del comprensorio dello Spoletino e della Valnerina per ricevere direttamente da loro un mandato sulle azioni da adottare.

La lettera aperta

Il contenuto dell’incontro è stato riassunto in una lettera aperta, firmata dai rappresentanti di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia ed Italcaccia, indirizzata alla presidente della Regione Umbria Tesei, all’assessore regionale Morroni e al presidente dell’Atc Pg 2 Loreti.

Dopo le relazioni dei rappresentanti di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia e Italcaccia, l’assemblea dei cacciatori ha espresso il proprio malcontento per la gestione in questi primi mesi da parte del nuovo vertice dell’Atc Pg2 e in generale “per la scarsa attenzione – ad eccezioni di poche voci nel Consiglio regionale – riservata dalla politica alle problematiche del mondo venatorio, che conta, è stato ricordato, 27mila cittadini-cacciatori”.

Lepri dimezzati per i ripopolamenti

I cacciatori hanno appreso con disappunto che quest’anno ci sarà una disponibilità più che dimezzata, rispetto allo scorso anno, di lepri per il ripopolamento, visto che il presidente dell’Atc Pg2, lamentano le associazioni, non ha accolto l’invito a ricorrere ad altre forme di reperimento della selvaggina, come fatto nell’Atc Pg1. Dopo che i tradizionali fornitori avevano deciso di non rispondere al bando di evidenza pubblica.

La sfiducia al presidente Atc Pg2

Del resto, è stato sottolineato dall’assemblea, questa situazione è la conseguenza della scelta di affidare la guida dell’Atc “ad una persona rispettabile, ma che non ha alcuna esperienza circa le tematiche del mondo venatorio, aggravata dalla volontà di aver escluso dall’Ufficio di Presidenza la rappresentanza del 90% dei cacciatori locali“.

Per questo, non sentendosi rappresentati dall’attuale governance dell’Atc Pg2, i cacciatori hanno chiesto ai propri rappresentanti in seno allo stesso Atc di presentare formale sfiducia nei confronti del presidente Loreti.

Dicendosi pronti, in caso contrario, ad effettuare manifestazioni di protesta. Sottolineando poi come, con la nomina del presidente dell’Atc3, nessuno degli Ambiti Territoriali di Caccia in Umbria è guidato da un rappresentante espressione del mondo venatorio.

No all’aumento quote Atc

I cacciatori hanno poi appreso con sconcerto della prossima riunione dei cosiddetti Stati generali della caccia, in cui all’ordine del giorno c’è anche l’aumento delle quote dovute all’Atc. Una prospettiva definita “assurda, in ragione di come vengono spesi i soldi dei cacciatori dagli Atc e dei mancati servizi nella gestione del territorio, per mancanza di volontà o per incompetenza, da parte di alcuni Atc umbri”.

Sentieri, non toccare l’emendamento Puletti

Nel corso dell’assemblea si è parlato anche di un tema di cui si sta dibattendo molto, relativo alle modalità di accesso nella viabilità secondaria dopo l’approvazione del cosiddetto “emendamento Puletti” da parte del Consiglio regionale. Una norma, viene evidenziato, che non deregolamenta l’uso dei mezzi a motore, “ma che al contrario fa chiarezza circa il corretto modo di fruizione di boschi ed aree montane da parte di tutti, eliminando giudizi arbitrari che hanno portato a ingiuste sanzioni ai danni di cacciatori, cercatori di funghi e di tartufi e di sportivi che attuavano la propria passione con responsabilità, in assenza di un divieto esplicito”.

I cacciatori chiedono che la normativa non venga depotenziata o peggio ancora sospesa attraverso regolamenti attuativi che rappresenterebbero “un ingiustificato e incomprensibile passo indietro da parte del Consiglio regionale dell’Umbria, espressione democratica della volontà dei cittadini umbri”.

Cacciatori pronti a proteste eclatanti

I cacciatori dello Spoletino e della Valnerina mandano quindi un segnale all’Atc2, ma soprattutto alla Regione: in caso di mancato accoglimento di queste istanze e comunque del perdurare di azioni tese a non tenere nelle giuste considerazioni le necessità dei cittadini-cacciatori, gli stessi “si riservano di attuare forme clamorose di protesta eclatanti, anche in riferimento alle prossime scadenze elettorali“.