Spoleto

Halloween da paura a Castel San Giovanni | Foto

È stato veramente un evento “da paura” quello che è avvenuto sabato 28 e domenica 29 a Castel San Giovanni di Castel ritaldi: “Halloween, una fiaba horror”.

L’evento, a tema cattivi delle fiabe, ha attirato nel castello quattrocentesco di questa piccola frazione tantissimi bambini e adulti, che hanno avuto la possibilità di partecipare a simpaticissimi giochi di abilità e di avventura. All’entrata del castello, diventato per l’occasione il regno dei cattivi, c’era Crudelia Demon che si è assicurata di consegnare ad ogni bambino il “passaporto del cattivo” diventando così cittadino onorario del Regno dei Cattivi. Subito si incontrava Jafar con la sua grotta dei tesori, dove tanti premi attendevano i bambini che decidevano di sfidare la sorte pescando dalla lampada di Aladino un biglietto che decretava la vincita di uno dei tesori della grotta.

Tanti coloro che hanno deciso di aiutare Ariel a trovare la sua, “arricciaspiccia”, la forchetta con cui La Sirenetta si pettinava i suoi splendidi capelli, ma di certo non è stato facile attraversare i tentacoli di Ursula per arrivare all’obiettivo. Molta fila si è riscontrata per salire sulla zattera che portava L’isola che non c’è Dove Peter Pan traghettava i bambini fino alla Jolly roger, la nave di Capitan Uncino e chissà cosa sarà successo su quella nave! Per non parlare di quei poveri Minions che hanno subito per due giorni continue cadute colpiti da numerose palline lanciate da quei cattivoni di bambini! Chissà se la Regina di Cuori sarà stata Clemente con quei poveri bambini che non riuscivano a fare canestro con le teste tagliate.

Ed infine il mitico e insostituibile tunnel dell’orrore che anche quest’anno non ha tradito le aspettative e dei tanti coraggiosi che hanno messo alla prova il proprio sangue freddo incontrando il pagliaccio Pennywise e tanti altri personaggi spaventosi. Insomma un vero e proprio successo, vista l’affluenza, non solo di persone del posto, ma anche di regioni limitrofe, dimostrando che anche un piccolo paesino può fare grandi cose.