Gubbio e Gualdo

Gubbio diventa set di un docufilm sui Ceri | Tre giorni di riprese, modifiche alla circolazione

Un docufilm dedicato alla “non presenza” della Festa dei Ceri nell’anno 2020, annullata causa Covid-19.

L’idea, accolta con favore dall’Amministrazione comunale, è dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e verrà “girata” nei prossimi tre giorni, 28, 29 e 30 maggio nel cuore di Gubbio.

Il docufilm

“L’immenso affresco della grande assenza”, questo il titolo dell’opera, documenterà la lunga attesa del ritorno alla Festa dei Ceri, in cui il potere evocativo della memoria compone nella mente di ognuno la sequenza unica e irripetibile del flusso dei ricordi. Una performance virtuale e un’opera documentaria che, nell’anno del tempo sospeso, si ispirerà proprio a quei ricordi trasfigurandoli in un’opera di arte contemporanea.

La realizzazione di ‘Lucigrafie’ sarà messa in scena da Openlabcompany. L’intera performance, celebrata sulla piazza e proiettata sull’intera facciata del Palazzo dei Consoli, accompagnata dalla straordinaria suonata del Campanone, verrà a sua volta filmata, da terra e in volo, con un set di cinecamere in movimento per la regia di Francesco De Melis, che ha ideato l’intero evento in collaborazione con l’Archivio di Antropologia Visiva dell’Istituto.

Le modifiche alla circolazione

Per la realizzazione di questa opera artistica che prevede l’assenza totale di pubblico, nei giorni 28, 29 e 30 maggio, nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 24, si rende necessaria la temporanea interruzione della circolazione in Piazza Grande, Via dei Consoli, Via Dante, Primo Buchetto e sugli Stradoni del Monte Ingino, al momento dell’effettuazione delle riprese cinematografiche.

Nei giorni 29 e 30 maggio, dalle ore 18 alle 21, il divieto di transito e di sosta con rimozione saranno in Via dei Consoli (ambo i lati, tratto compreso tra Via San Giuliano e Piazza Grande) e in Via Dante (ambo i lati).

Le parole del sindaco

I disagi di qualche chiusura al traffico – ha detto il sindaco Filippo Mario Stirati permetteranno alla comunità eugubina di compiere un ulteriore passo in avanti nella tutela e valorizzazione del patrimonio immateriale e la privazione di vedere all’opera i cineoperatori verrà sanata dalla possibilità in futuro di avere a disposizione un documento unico nel panorama dei dispositivi festivi a livello internazionale“.