Città di Castello

Guasto alla rete idrica, mezza città senza acqua | Tifernati infuriati (aggiornamento)

Aggiornamento ore 17.30

Nel pomeriggio, a quasi 24 ore di distanza dal disservizio, sono arrivate anche le dichiarazioni di Umbra Acque. L’azienda comunica che per venerdì 3 febbraio 2017, “fino al termine dei lavori verrà sospesa l’erogazione di acqua nelle seguenti località del territorio comunale di Città di Castello con riferimento alle seguenti zone: centro storico; loc. Rignaldello; loc. La Casella; loc. Villaggio musicale; loc. Pescidoro; loc. Viale Aretina; zona Polizia Stradale; zona Stazione Ferroviaria. Nelle aree limitrofe potrebbero comunque verificarsi cali di pressione”.

Umbra Acque, inoltre, senza precisare un termine od orario indicativo della fine dei lavori comunica che “al momento del ripristino del servizio, l’acqua potrebbe essere caratterizzata da piccoli fenomeni di torbidità o di opalescenza. In tal caso sarà sufficiente farla scorrere per breve tempo per eliminare l’inconveniente“. L’Azienda resta comunque a disposizione per le dovute informazioni o richiesta di interventi urgenti attraverso il proprio ufficio di pronto intervento 24 ore su 24 al seguente numero verde: 800. 250. 445.


Aggiornamento ore 13

L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha chiesto un incontro ufficiale con il Cda di Umbra Acque per affrontare le questioni di carattere gestionale e tecnico del servizio sul territorio: “Un incontro necessario per fare il punto sulle novità di carattere procedurale del servizio che hanno una ricaduta diretta sugli utenti nel territorio, alla luce della recente riorganizzazione che Umbra Acque ha avviato ed in particolare in riferimento alla mancata erogazione dell’acqua che dal tardo pomeriggio di ieri tanti cittadini, titolari di attività commerciali ed esercizi pubblici, stanno scontando con evidenti ripercussioni negative di carattere economico e di altra natura”.

Al momento l’erogazione dell’acqua, dopo 18 ore di assenza, non è stata ancora ripristinata in tutte le abitazioni. Molti cittadini, invece, hanno riferito che l’acqua “va e viene” dalle prime ore del mattino. Entro il primo pomeriggio il servizio dovrebbe essere totalmente ripristinato.


E’ proprio il caso di dire “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Nel tardo pomeriggio di ieri (giovedì 2 febbraio) molte zone di Città di Castello sono rimaste senza acqua. Il disagio, che in tante case continua anche in queste ore, ha fatto letteralmente impazzire i social network e i centralini di Umbra Acque, con tifernati infuriati in cerca di spiegazioni.

A far muovere a vuoto le maniglie dei rubinetti sarebbe stato un guasto alla rete, con tanto di perdite, rilevato tra via Plinio il Giovane e via Cacciatori del Tevere, dove ieri sera si sono messi all’opera tecnici specializzati.

Un disagio, quest’ultimo, che non capita in un periodo troppo tranquillo per quanto riguarda i servizi idrici della città. In questi giorni, infatti, le opposizioni hanno alzato la voce puntando il dito contro i gestori di Umbra Acque.

A segnalare per primo i disservizi dell’azienda è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Marco Gasperi, che aveva puntato il dito contro lo sportello del “Punto d’ascolto”, “aperto solo un giorno a settimana e dove un’operatrice, qualsiasi cosa le si vada a chiedere, risponde che lei non può aiutare, e che le pratiche si possono svolgere da soli telematicamente, oppure recandosi di persona a Ponte San Giovanni, segnalando inoltre ai clienti un numero verde a cui rivolgersi, che tra l’altro risulta inesistente”.

Ieri, nello stesso giorno del grave disservizio, anche i consiglieri di Castello Cambia, Roberto Colombo e Vincenzo Bucci, hanno annunciato una mozione riguardante il servizio idrico integrato. I due, nel documento chiedono al sindaco, in qualità di Presidente dell’A.T.I. (Ambito Territoriale Integrato), “quali intendimenti l’amministrazione intende assumere per superare le difficoltà di una gestione del servizio idrico che sta riscontrando la protesta dei cittadini che hanno difficoltà a sopportare disagi impossibili da comprendere e interagire direttamente con il servizio e gli uffici”, sottolineando anch’essi l’apertura limitata dello sportello di Città di Castello e le difficoltà del contatto con il numero verde.

Castello Cambia propone inoltre all’approvazione del Consiglio una mozione affinché l’amministrazione cittadina promuova un assise comunale congiunta tra i 14 Comuni dell’A.T.I. 1, aperta alla cittadinanza, per una pubblica discussione sul servizio idrico integrato.