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Gualdo seconda città più “impoverita” dell’Umbria/ Presciutti, “Risposte immediate sul versante fiscale”

Una situazione non certo piacevole per gli abitanti di Gualdo Tadino. La cittadina del nord est umbro, infatti, è risultata, negli ultimi cinque anni, la seconda ad essersi impoverita di più in tutta la regione. A renderlo noto è stato il Giornale dell’Umbria che, prendendo in esame i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate al Fisco nei vari anni fino al 2013, ha fatto notare come Gualdo Tadino risulti il secondo Comune dell’Umbria più colpito dalla crisi.
La tremenda analisi è stata effettuata mettendo a confronto il reddito Irpef denunciato nel 2013 (relativo all’anno di imposta precedente, il 2012) e quello dichiarato nel 2008 (relativo all’anno di imposta 2007), attraverso il quale è possibile verificare il grado di impoverimento delle persone fisiche che si è prodotto nel periodo suddetto.
Ne emerge un quadro desolante. Gualdo, tra i comuni umbri con più di 15 mila abitati, in questa triste classifica è seconda (-8,2%) alle spalle solamente di Gubbio (-8,4%).
Niente strumentalizzazioni – ha sottolineato a questo proposito il candidato sindaco Massimiliano Presciutti -, ma appare evidente come il combinato disposto tra effetti della crisi economica e il peso eccessivo del fisco abbiano determinato un peggioramento reale delle condizioni di vita dei gualdesi. Occorrono risposte immediate agendo sul versante fiscale e attraverso una riduzione delle tasse locali. Questo non solo è possibile ma è assolutamente necessario. Vanno inoltre create tutte le sinergie dovute, ripartendo dal territorio, per ridisegnare il modello di sviluppo della nostra città. Basta I Care, basta speculazioni che non hanno portato e non porteranno risorse e sviluppo. Ripartiamo dalle cose normali che si possono fare fin da subito: revisione della spesa, una pubblica amministrazione efficiente, ruralità, cultura, adesione alla strategia rifiuti zero, economia reale e non virtuale il tutto legato ad un utilizzo eco-compatibile del territorio e del patrimonio, unico vero volano di sviluppo di cui la nostra città può disporre nell'immediato”.