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GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA V^ GIORNATA DIOCESANA DEGLI ORATORI PARROCCHIALI (foto Tuttoggi)

(Elisa Panetto) – “Lo accolse con gioia. Accoglienza. Dialogo. Integrazione”: questo il manifesto della V^ Giornata Diocesana degli Oratori Parrocchiali, voluta dalla Diocesi di Foligno col patrocinio dell’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Foligno. Alle 9.30 di questa mattina, presso il Parco dei Canapè, oltre 700 ragazzi e ragazze, dai 6 ai 12 anni, accompagnati dai loro parroci, educatori ed animatori, hanno accolto chiassosamente e gioiosamente l’invito del Vescovo, Mons. Gualtiero Sigismondi, e del Sindaco, Nando Mismetti, a confrontarsi, attraverso il gioco e i lavori di gruppo, sui temi dell’accoglienza, del dialogo e dell’integrazione. C’è anche chi, come i ragazzi di Sant’Eraclio, complice il sole e la brezza mattutina, ha deciso di raggiungere il luogo dell’evento con la propria bicicletta, scortati dai vigili urbani. A ognuno, poi, il proprio cappello: verde per la 4. e 5. elementare, bianco per la 1., 2. e 3. elementare e rosso per la 1., 2. e 3. media. Un deciso e voluto riferimento al tricolore, all’indomani della eliminazione della nazionale italiana dalla FIFA World Cup 2010 del Sudafrica. Manifestazioni di dissenso, infatti, non sono mancate nemmeno nella città di Foligno, con bandiere utilizzate per scrivere la propria disapprovazione per la squadra ma soprattutto per l’allenatore Marcello Lippi. Un sentimento, però, che non ha nemmeno lontanamente toccato i ragazzi che, con magliette con frasi come “Stop alla povertà!”, “Pirata 100%” e “Talent Scout”, hanno ballato più volte sulle note dell’inno ufficiale del Mondiale, “Time For Africa – Waka Waka” di Shakira, e delle canzoni dei pirati. Con calorosi applausi ed “urla”, i ragazzi hanno poi accolto gli interventi del Sindaco e del Vescovo. Nando Mismetti ha tenuto subito a ringraziare gli animatori per il costante impegno mostrato, come per il pensiero che hanno voluto dedicare all’Italia: “è un fatto molto importante quello di mostrare i colori della nostra bandiera, anche in vista dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Viviamo un momento di disagio, preoccupazione e cambiamento sociale ed economico, e dobbiamo ridare valore alla vita e all’uomo, che in questi anni è andato in secondo piano. Dobbiamo riscoprire le basi comuni della comunità: è un momento importantissimo per la crescita sociale e civile e vanno riscoperti i valori, come l’integrazione e lo stare insieme rappresentati da questa giornata”. Mons. Gualtiero Sigismondi ha invece incentrato il proprio intervento sul concetto di curiosità, e tanti sono stati i ragazzi ad accogliere l’invito del Vescovo ad esprimere la propria definizione di curiosità. Per Sigismondi, “il curioso è colui che vuole scoprire, conoscere, sapere senza farsi notare. Il desiderio, invece, è la stessa sete di conoscere ma senza nascondersi: si vede già dagli occhi. La curiosità è dunque il motorino di avviamento, e se si desidera si dona anche se stessi. Dobbiamo quindi essere motori di desiderio, non di semplice curiosità”.

I ragazzi sono stati divisi in fasce d’età e lavoro nei gruppi, “marcati” sul viso da colori anallergici e dal disegno dell’arcobaleno, coi più piccoli col proprio nome attaccato alla t-shirt: i “rossi”, presso il complesso di San Giacomo, si sono occupati dell’integrazione ed hanno pranzato presso il centro della Caritas diocesana. Ai “verdi” il compito di occuparsi del dialogo presso l’oratorio di Santa Maria Infraportas, con pranzo alle 13 nei locali della taverna del Rione La Mora. Il tema dell’accoglienza per i “bianchi”, che hanno giocato e lavorato al Parco dei Canapè e pranzato alla taverna del Rione Cassero.

L’accoglienza, il dialogo e l’integrazione sono all’ordine del giorno negli oratori parrocchiali: non solo italiani e cattolici, ma anche stranieri e di altro credo religioso.