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Gli assessori hanno firmato, convocato il Consiglio: le scelte per le poltrone che contano

Volti sorridenti, pronti per la nuova avventura, quattro dei cinque assessori della Giunta regionale si sono presentati questa mattina a Palazzo Donini per controfirmare le deleghe assegnate loro giovedì pomeriggio dalla governatrice Donatella Tesei.


C’è la Giunta regionale: le deleghe


All’appello mancava l’unico assessore non umbro, il veneto Luca Coletto che la Lega ha designato per la Sanità. Dopo aver firmato le deleghe, selfie insieme alla presidente Tesei con il selfie scattato dall’assessore più tecnologico, Michele Fioroni.

Assemblea legislativa atto primo

L’uscita dall’impantanamento sugli inquilini di Palazzo Donini ha consentito di convocare anche la prima seduta della nuova Assemblea legislativa. Da dove non ci saranno dimissioni rispetto ai 20 eletti (più la presidente), dato che né Morroni, né Agabiti lasceranno il posto sicuro da consigliere e la Lega ha optato per indicare due esterni, tra cui il primo dei non eletti, Enrico Melasecche.

L’Assemblea legislativa dell’Umbria si riunirà per la prima seduta della XI Legislatura, lunedì 2 dicembre, alle ore 10, con eventuale prosecuzione dei lavori martedì 3 dicembre (ore 10). All’ordine del giorno della seduta, convocata dal consigliere anziano Fabio Paparelli (Partito democratico), l’elezione del presidente e dell’Ufficio di presidenza.

Guida dell’Assemblea attesa da Marco Squarta di Fratelli d’Italia, come da accordi preelettorali.  Con il partito di Gorgia Meloni che ha già designato Eleonora Pace capogruppo, carica che già ricopre nel Consiglio comunale di Narni. “Ora – dichiara Pace – ci metteremo subito al lavoro per realizzare concretamente quel cambiamento richiesto dai cittadini con forza nelle elezioni del 27 ottobre”.

Per i due posti da vice, Valerio Mancini, Mister Preferenze, dovrebbe essere riconfermato (per mitigare almeno un po’ il malcontento circa la mancata chiamata in Giunta), sempre che nel suo partito non si decida di fargli pagare il conflitto aperto con il segretario Caparvi e con gli altri due parlamentari Pillon e Marchetti.

Quanto all’opposizione, fa più di un pensiero al posto di vice la presidente uscente dell’Assemblea, Donatella Tesei. Che è stata anche presidente del Calre e che quindi vanta una buona esperienza professionale. Ma la maggioranza del Pd pare orientata a puntare su un’altra donna, Simona Meloni, per proseguire con la linea verde, dopo la scelta di Tommaso Bori capogruppo.

Si sarebbe seduto volentieri sulla poltrona di vice presidente il candidato alla presidenza per i giallorossi, Vincenzo Bianconi. Ma il Pd, per la prima volta fuori dai posti che contano, non vuole rinunciare alla vice presidenza. Semmai, Bianconi potrà essere il portavoce dell’opposizione, carica naturale per il candidato della coalizione che ha perso, come fu per Claudio Ricci.

Il Pd si riunirà lunedì per prendere la decisione finale, soprattutto sulla vice presidenza. Alla guida della Commissione di garanzia andrà l’unico pentastellato, Thoma De Luca.

I lavori

Le modalità di convocazione e svolgimento della prima seduta dell’Assemblea sono regolate dagli articoli 44 e 46 dello Statuto regionale. Il presidente è eletto a maggioranza dei quattro quinti dei componenti dell’Assemblea, ma se dopo tre scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nella quarta votazione, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza assoluta dei consiglieri. Successivamente all’elezione del presidente si procede a quella dei due vicepresidenti. In questa votazione ciascun consigliere può indicare un solo nominativo. Sono proclamati eletti i due consiglieri che riportano il maggior numero di voti e, a parità, i più giovani di età.

L’articolo 46 dello Statuto regionale stabilisce che i componenti dell’Ufficio di Presidenza (presidente e vicepresidenti) “durano in carica trenta mesi e sono rieleggibili. Qualora il presidente dell’Assemblea cessi dalla carica prima della scadenza, il nuovo presidente eletto dura in carica trenta mesi. Fino alla elezione del nuovo presidente l’Ufficio di Presidenza è presieduto dal vice presidente più anziano di età. Qualora, prima della scadenza, si dimetta un vice presidente, si procede all’elezione dei due vice presidenti. I nuovi eletti durano in carica fino alla naturale scadenza dell’organo”.