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Giano, Barbarito lancia allarme su acque reflue “Inquinate secondo l’Arpa”

“L’ultimo rapporto dell’Arpa sulle acque reflue urbane evidenzia una realtà inquinata nel territorio di Giano dell’Umbria, relativa alla biodegradabilità delle sostanze contenute, frutto di un’evidente insufficienza del cosiddetto trattamento secondario. È davvero il colmo per una ‘Città del Bio’ e un territorio a spiccata vocazione agricola, con importanti produzioni di olio e vino, tanto più a fronte della sbandierata, ed evidentemente velleitaria, azione per la tutela e promozione dell’ambiente con cui la precedente amministrazione si è sempre riempita la bocca”. È quanto dichiara Jacopo Barbarito, riferendosi al rapporto dell’Arpa aggiornato al novembre 2013. “Ho presentato un’interrogazione per conoscere le iniziative che la giunta intende adottare per intervenire quanto prima sul problema e conoscere nel dettaglio i parametri sforati e il dettaglio degli inquinanti rinvenuti nei campionamenti. Il tutto – conclude Barbarito – chiedendo lumi anche sull’attività e sulla conformità alla legislazione vigente dell’impianto di depurazione di Bastardo, da cui sembrerebbe dipendere la non conformità dei campioni di acqua prelevati”. Di seguito il testo dell’interrogazione.

Il sottoscritto interroga il Sindaco per sapere, premesso che:

alla fine del mese di ottobre 2014 l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) ha reso noti i dati relativi all’esito delle verifiche sui trattamenti previsti dalla legislazione vigente sulle acque reflue urbane, sulla base di quanto previsto dall’articolo 4 della direttiva 91/271/CEE, aggiornati al mesedi novembre 2013;

dall’esito delle indagini emerge come le acque campionate nel territorio comunale di Giano dell’Umbria presentino difformità nella biodegradabilità delle sostanze contenute, frutto di un evidente insufficienza del cosiddetto “trattamento secondario”;

tale stato di cose inerisce in modo particolare l’attività dell’impianto di depurazione di Bastardo;

le sostanze non correttamente smaltite vanno ad inquinare i corpi idrici superficiali come i corsid’acqua e i laghi, provocando di conseguenza possibili danni alla salute umana, nonché alla salubrità delle coltivazioni, in modo particolare in un territorio a spiccata vocazione agricola, anche di prodotti biologici e certificati;

tutto ciò premesso, si chiede di sapere:

le iniziative che la giunta intenda attivare, o che sono state attivate dalla precedente amministrazione, al fine di sanare la situazione evidenziata dall’indagine e la loro eventuale tempistica, anche in relazione ad iniziative congiunte con l’Arpa;

il dettaglio dei dati relativi ai parametri non conformi e alle sostanze a cui questi si riferiscono;

lo stato del funzionamento e della conformità alla legislazione vigente dell’impianto di depurazione di Bastardo.