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Gay, Tribunale Perugia sequestra pagina del forum famiglie Umbria

“C’è da chiedersi quante pagine di ‘Charlie Hebdo’ sopravvivrebbero agli stringenti criteri imposti dai magistrati di Perugia. Chiederò al ministro Orlando, in aula per la sua relazione annua, e in una interrogazione, di intervenire per accertare la situazione presso il Tribunale di Perugia“. Lo afferma Lucio Malan (Fi), commentando la notizia “che un Pm ha chiesto e ottenuto il sequestro di una pagina del sito del forum delle famiglie dell’Umbria, colpevole di comprendere il filmato di un intervento dell’avvocato Simone Pillon, esponente del Forum stesso, in una conferenza tenutasi ad Assisi il 29 giugno 2014. In tale conferenza Pillon aveva fortemente stigmatizzato la distribuzione in un’assemblea delle classi terze di un liceo di Perugia di materiale illustrante modalità per avere rapporti omosessuali anche in riferimento alla prevenzione della trasmissione di malattie, nonchè le attività e i locali” dell’associazione autrice del materiale, Omphalos Arcigay Arcilesbica.
“Il giudice ha ravvisato gli estremi per disporre il sequestro nell’eccesso di ‘sferzante ironia’, e nell’aver dato una descrizione non del tutto corretta delle attività e del materiale distribuito, materiale che, ha affermato il dirigente dell’istituto, includeva elementi non concordati e peraltro non previsto nell’argomento dell’assemblea che non comprendeva la prevenzione delle malattie veneree“, conclude Malan.

A Malan fa poi eco anche Maurizio Sacconi, capogruppo di Area Popolare al Senato, il quale ha dichiarato: “nel mentre in Francia e in Europa si riscopre la libertà di espressione rifiutando talora perfino il limite dell’autodisciplina responsabile, in Italia emergono minoranze opprimenti nelle istituzioni e nella società che arrivano a colpevolizzare la difesa di quel senso comune che viene dalla tradizione e dal sentire dei più. E’ il caso di Simone Pillon e del sito del forum delle famiglie di Perugia la cui libertà di esprimere opinioni persino ovvie è stata messa in discussione con un incredibile provvedimento cautelare. Altro che Voltaire!“.

Nel coro anche Buttiglione: “piena solidarietà a Simone Pillon, del Forum Famiglie. Simone è intervenuto in modo ironico sulla diffusione di volantini di propaganda gay in una scuola di Perugia, e adesso c’è un giudice che ha sottoposto a sequestro il suo video del convegno e lo vuole incriminare. Non dubito che questo giudice sia stato in prima linea per ribadire la libertà di espressione dopo la strage di Charlie Hebdo. Ma la libertà di opinione, di ironizzare, va difesa sempre e non a corrente alternata. Non è possibile difenderla quando è usata per aggredire la religione e metterla sotto i piedi quando invece è usata per difenderla“. Così il deputato di Area Popolare, Rocco Buttiglione. “Non ci sono patenti – prosegue l’esponente Udc – anche su chi e come può esprimere liberamente le proprie idee e i propri convincimenti. Simone Pillon è una persona conosciuta e stimata non solo in Umbria, una persona che certamente non incita alla violenza o all’odio e che cerca di difendere le proprie idee dentro una convivenza civile. Questi sono fatti, dai quali non si può assolutamente prescindere“, conclude Buttiglione.

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Aggiornato ore 21.09