Categorie: Politica Spoleto

Futuro e Libertà chiede per Spoleto politiche di rilancio delle attività produttive

di Wolfgang Bernelli (*)

In un periodo di grave crisi economica che sta investendo tutte le realtà produttive del nostro paese nessuna esclusa, e che inevitabilmente colpisce le piccole e medie imprese, l’Amministrazione Comunale di Spoleto, nulla ha fatto per mettere in campo politiche di sostentamento e di rilancio per fronteggiare questa ondata negativa che si abbatte sull’economia in generale. A Spoleto a destare preoccupazione, oltre al tasso di disoccupazione tra i giovani è la situazione di stagno che si registra in industrie storiche nel tessuto spoletino come la IMS, Industrie Metallurgiche Fonderie ex Pozzi, in cui da mesi i lavoratori attendono risposte circa il loro futuro occupazionale; la Panetto e Petrelli, ecc ecc. Per non parlare del crescente numero di attività che hanno chiuso, e che si vocifera chiuderanno entro l’anno 2012, si parla di circa 12 esercizi presenti nella parte del centro cittadino. L’amministrazione Comunale aveva fatto proclami di aiuti in favore delle attività in difficoltà, ma dove sono i fatti? Cosa è stato fatto? Quali sono i risultati ottenuti? Nulla di fatto si è avuto se non un peggioramento della situazione; la città attende ancora le promesse fatte dall’Assessore allo Sviluppo circa i nuovi insediamenti produttivi che dovevano nascere nella zona Industriale di “Fabbreria-Madonna di Lugo” . Da mesi, forse ancora più corretto dire da inizio legislatura che l’Assessore Margherita Lezi ci riferisce in Consiglio Comunale di incontri, colloqui, accordi presi con personalità varie, spesso vengono citati i “Tedeschi” intenzionati ad aprire capannoni nella suddetta zona industriale per la produzione e lavorazione di materiali delle proprie industrie e/o aziende, con la possibilità di creare posti occupazionali nella nostra città. Ma delle tante promesse e delle tante parole pronunciate nulla si è concretizzato.
È ora di cambiare rotta, chi amministra questa città faccia la sua parte e se non né è capace, come dimostrato da un immobilismo che regna da oltre 24 mesi, si prenda coscienza del fatto e con senso di responsabilità si lasci la poltrona.
È tempo di dare risposte alla gente, le risatine di qualche amministratore che vuol sembrare bravo e simpatico al cittadino, non risolvono certo i problemi che aumentano e dilagano a macchia d’olio.

(*) Consigliere Comunale del FLI (Futuro e Libertà)