Cronaca

Furti nelle aziende, carabinieri fermano 5 giovani dopo ore di inseguimento nei campi

Sono stati fermati dopo ore e ore di inseguimenti tra i campi nella zona di Todi, dopo aver messo a segno alcuni furti in aziende. La brillante operazione dei carabinieri ha permesso di arrestare per furto aggravato (anche se sono già tornati in libertà con obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria) cinque giovani tra i 20 e i 30 anni, di origine rumena ma tutti residenti in Campania.

In campo i carabinieri della Compagnia di Todi (guidata dal capitano Luigi Salvati Tanagro) e quelli di Terni (agli ordini del capitano Alessio Perlorca), in particolar modo della stazione di Acquasparta, che sono riusciti a mettere le manette ai polsi dei cinque dopo circa  10 ore di ricerche ed inseguimenti.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, nella tarda serata di giovedì i ladri, arrivati da fuori regione con una auto “pulita”, lasciata in una piazzola della E45, hanno iniziato i loro colpi in alcune aziende di Todi. Tra furti compiuti e tentati, la banda ha portato via varia attrezzatura, anche costosa, come motoseghe, decespugliatori, torce e altro. I carabinieri, alle prese con vari episodi analoghi negli ultimi mesi, sia nel tuderte ma anche in altre zone, nella mattinata di venerdì vedono il gruppo con la refurtiva raggiungere un’auto lungo una piazzola della E45. Subito si mettono al loro inseguimento, ma ben presto i cinque abbandonano il veicolo e scappano a piedi per i campi, nella zona tra Todi ed Acquasparta. Accanto ai carabinieri tuderti arrivano quindi anche quelli di Terni, ma anche del comando provinciale di Perugia. La caccia all’uomo dura ore ed ore, con la collaborazione dei cittadini (tra cui anche alcuni cacciatori). Alla fine i militari hanno la meglio: la banda viene rintracciata a metà pomeriggio di venerdì e finisce in manette per furto aggravato, su disposizione della Procura della Repubblica di Spoleto, competente per quel territorio. Ieri la convalida dell’arresto dal parte del gip, con i 5 però che vengono rimessi in libertà: per loro è stato disposto l’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza e di permanenza notturna in casa e la presentazione alla polizia giudiziaria.

L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che la banda sia la stessa che ha agito in questi mesi in vari colpi nelle aziende dell’Umbria. Tra questi anche i furti avvenuti nell’area industriale di Narni Scalo di recente, con parte della refurtiva che era stata recuperata nel Napoletano dai militari (in quel caso della Compagnia di Amelia in collaborazione con i militari locali).