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Furti e spaccio in Piazza Partigiani, i residenti “viviamo in trincea”

“Continuano i furti in quella che ormai si può definire la terra di nessuno, Piazza Partigiani. Una zona che, specialmente al calar delle tenebre, è territorio di conquista per delinquenti, spacciatori e tossici. I locali commerciali sono oggetto di continui tentativi di effrazione”. E’ questo lo sfogo del titolare dell’esercizio commerciale preso di mira che ci ha inviato la segnalazione raccontando l’ultimo “colpo” messo a segno dai malviventi, questa volta ai danni del “Bar Cristallo” e l’attiguo studio medico. Secondo quanto spiegato nella segnalazione  il bottino sarebbe esiguo “anche perché i malviventi sono riusciti ad entrare solo nello studio medico, trafugando alcuni cosmetici per un valore di qualche centinaio di euro. Al Bar hanno fatto solo danni, non essendo i malviventi riusciti a forzare completamente le chiusure”.

Il titolare del bar ci riferisce di aver ricevuto già due visite in questa settimana, oltre a quella di stanotte, e innumerevoli volte nei mesi precedenti. “Ormai non le conto più. Cercano di entrare forzando le vetrine, producendo una serie di danni che puntualmente è superiore al bottino che riescono a trafugare. Non ho nemmeno più la forza di sporgere denuncia, tanto non serve a niente” dichiara il titolare, “si perde solo mezza giornata a fare la fila in caserma, ma i risultati non si vedono e intanto ci si rimbocca le maniche, si chiamano i fabbri per riparare i danni prodotti dalle effrazioni” e il gestore lancia una provocazione: “Visto che ormai non lascio più niente di valore all’interno del negozio non chiuderò più le porte così almeno entreranno agevolmente e non mi danneggeranno più le vetrine”.

E poi il commento di una residente: “Le forze dell’ordine sanno benissimo la situazione qual ma le pattuglie passano solo quando vengono chiamati dopo che è successo qualcosa. Siamo in balia di questi delinquenti che ormai si permettono di tutto. Spacciano, si drogano e rubano. I miei figli non li posso nemmeno far avvicinare al giardino condominiale che è disseminato di siringhe”.

Viviamo in trincea. Un altro residente dello stabile prospiciente il terminal avrebbe così commentato, secondo quanto riporta la nota inviataci: “Siamo costretti a vivere in trincea. E’ ridicolo che in un’area dove c’è un Terminal Bus dove transitano centinaia di migliaia di passeggeri all’anno non ci sia una presenza delle forze dell’ordine. Non chiediamo un posto di polizia fisso, che peraltro sarebbe auspicabile visto il numero di utenti del Terminal, ma almeno la presenza delle forze dell’ordine visto che la stessa area è un arcinoto posto di ritrovo di pusher e tossicodipendenti”.

E poi un laconico commento: “Andiamo avanti, sperando che la prossima notte sia più tranquilla”.