Città di Castello

Fuga nel Tevere dopo il furto, uno dei ladri si costituisce, l’altro è disperso

Svolta inaspettata nel clamoroso caso del colpo al bar “Officina Caffè” che, nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 febbraio, ha visto i ladri fuggire in direzione Tevere e gettarsi nel fiume per seminare le forze dell’ordine.

Un ragazzo appena maggiorenne, infatti, ieri sera (domenica 26 febbraio), a 24 ore circa dal colpo, si è costituito in questura, ammettendo di essere uno dei responsabili del furto avvenuto nel bar di Rignaldello. Oltre a questo il giovane avrebbe anche confessato di essersi gettato nelle acque del Tevere per sfuggire ai suoi inseguitori e di essersi aggrappato ad un ramo per salvarsi dalla furia della corrente.

Con lui, però, c’era anche l’amico 20enne, del quale non si hanno più notizie proprio da quella notte. Da qui sarebbe nata la decisione del giovane di confessare il colpo e affidarsi alle forze dell’ordine.

Sono frenetiche, in queste ore, le ricerche del disperso. I vigili del fuoco tifernati e di Perugia, con l’aiuto di Polizia e Carabinieri, stanno perlustrando da cima a fondo, e dentro e fuori, il corso del fiume Tevere.