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Fossato di Vico, in Seconda Commisione il progetto di variante ferroviaria per aeroporto Sant'Egidio

In Seconda Commissione si è parlato nuovamente del progetto di variante ferroviaria da Fossato di Vico all'aeroporto di S.Egidio, relativo alla linea nazionale Alta velocità Ancona-Roma. A chiedere di partecipare alla riunione dell'organismo presieduto da Gianfranco Chiacchieroni sono stati i Comuni di Gubbio, Valfabbrica, Scheggia e Pascelupo, Sigillo. Presenti anche i alcuni rappresentanti del Comitato 'L'Ultimo treno'.

La richiesta ai consiglieri regionali è stata quella di firmare un documento che prevede l'inserimento del loro progetto, che andrebbe a sostituire quello che dovrebbe passare per Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Valtopina, all'interno del prossimo Piano regionale dei Trasporti. La Commissione ha deciso di dare luogo ad un gruppo di lavoro composto dai consiglieri Smacchi (PD), Brutti (IdV), Goracci (Comunista umbro) e Mantovani (PdL) che dovrà produrre la stesura di un nuovo documento sul quale, dopo essere stato votato in Commissione, legare nuove audizioni istituzionali e con Trenitalia per giungere, quindi, ad un progetto unitario sul quale si dovrà esprimere il Consiglio regionale.
“Il progetto di variante ferroviaria da Fossato di Vico all'aeroporto di S.Egidio, relativo alla linea nazionale Alta velocità Ancona-Roma, va inserito nel prossimo Piano regionale dei trasporti. Chiediamo ai consiglieri regionali un impegno chiaro e concreto e un confronto democratico sul progetto”. È quanto emerso stamani in Seconda Commissione dall'audizione con il Comitato “L'Ultimo treno' e con il Comune di Gubbio che hanno a gran voce ribadito “l'estrema utilità di inserire sulla rete i territori di Gubbio, Perugia e Assisi”, oltre “al grande impulso che con questa variante ferroviaria riceverebbe l'aeroporto di S.Egidio”. La variante, così come progettata, andrebbe a sostituire il progetto del raddoppio della linea ferroviaria da Fossato di Vico a Foligno, passando per Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Valtopina, con “un risparmio finale di oltre 400 milioni di euro”.
Alla Commissione è stato quindi sottoposto un documento di intenti da sottoscrivere nel quale, oltre alla richiesta di inserire l'opera nel Piano regionale dei Trasporti, viene evidenziato che “per la redazione del progetto della variante, il Comitato 'L'ultimo treno' si farà carico autonomamente dell'aspetto finanziario, mentre la Giunta regionale dovrà provvedere alle incombenze per la Valutazione dell'impatto ambientale”. In sostanza, il Comitato propone alla Regione di sottoporre entrambi i progetti al Ministero dei Trasporti per la valutazione e la scelta definitiva.
Sulla bontà ed utilità del progetto di variante si sono espressi tutti i consiglieri regionali presenti alla riunione, evidenziando come questa opera infrastrutturale porterebbe benefici per l'intero territorio regionale. Per quanto riguarda invece la sottoscrizione del Documento presentato dal Comitato, è stato deciso di dare luogo ad un gruppo di lavoro composto dai consiglieri Andrea Smacchi (PD), Paolo Brutti (IdV), Orfeo Goracci (Comunista umbro) e Massimo Mantovani (PdL) che dovrà produrre la stesura di un nuovo documento sul quale, dopo essere stato votato in Commissione, legare nuove audizioni istituzionali e con Trenitalia per giungere, quindi, ad un progetto unitario sul quale si dovrà esprimere il Consiglio regionale.