Politica

Forza Italia propone la costruzione di un nuovo plesso scolastico

L’immagine del torrino del Palazzo Comunale che cade, è diventata il simbolo della città quando nel ’97 fu duramente colpita da quel maledetto terremoto, con migliaia di sfollati che non avevano più la loro casa, quell’immagine ben radicata dentro le nostre menti, riporta alla memoria il panico ed il dolore di quei giorni. Il terremoto di questo anno – dichiara Riccardo Meloni, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale – è stato ben più forte e devastante, ma ci ha toccato molto meno, in considerazione della maggiore distanza dall’epicentro.

A differenza del passato – prosegue l’esponente azzurro – le scosse sismiche che noi abbiamo vissuto in questi mesi non ci hanno messo in ginocchio, ma hanno ben evidenziato la fragilità dei nostri edifici scolastici. Sia ben chiaro, l’inagibilità è solo in qualche scuola, ed anche parziale, i tecnici ci dicono che in pochi giorni si tornerà alla normalità, ma tutto questo ci deve far alzare la guardia e riflettere.

Partendo da questa riflessione – aggiunge il capogruppo forzista – credo che sia necessario iniziare a fare un ragionamento di lungo periodo circa i plessi scolastici del nostro comune. Sarebbe facile gettare accuse, soprattutto quando si è all’opposizione, ma non è mai stato mio costume e non mi è mai interessato speculare, oggi è il momento di unire le forze non dividerle.

Leggo ed ascolto sia sui social network che nei bar – sottolinea Meloni – esternazioni approssimative e prive di logica che certamente sono dettate dal momento di ansia che ognuno di noi vive, ma come dico a mio figlio, che frequenta la scuola dell’infanzia, bisogna ragionare con la testa. Cosa possiamo fare concretamente ? Intanto con le risorse dell’amministrazione comunale possiamo approvare il finanziamento per la costruzione di un plesso scolastico nel prossimo bilancio comunale, previsto entro questo mese di novembre.

Occorre solo la  volontà dell’amministrazione, trovare le risorse per un progetto di tale entità è possibile, basta ridistribuire qualche posta di bilancio. Se poi come scrive il Presidente del Consiglio dei Ministri su Facebook  “Ciò che serve per l’edilizia scolastica starà fuori dal patto di stabilità. La sicurezza dei figli vale più della burocrazia di Bruxelles”, allora il mio ragionamento può essere messo in pratica ancora  più  facilmente.

A supporto – fa notare il capogruppo berlusconiano – possiamo anche richiedere facilitazioni bancarie, considerato che si sono chieste per l’ordinaria amministrazione,  a maggior ragione credo si possa richiedere un mutuo per investire negli edifici dove i nostri figli costruiscono il loro futuro. Si dovrebbe iniziare a ragionare anche su una localizzazione più adeguata per alcuni plessi scolastici, questo potrebbe far diminuire le spese e facilitare anche l’accesso agli studenti. Si dovrebbe, inoltre coinvolgere il governo e la regione su un programma di lungo periodo.

Infine, ma non per ultimo per importanza, è necessario concentrare le forze e le competenze per partecipare a bandi europei che consentano di ottenere finanziamenti, agevolazioni e quant’altro in tale direzione. E’ evidente che tali proposte non possano essere la panacea di tutti i mali – conclude Meloni – ma sono profondamente convinto che se si andrà in questa direzione la sicurezza e l’ammodernamento dei nostri plessi scolastici non sarà un’utopia ma una realtà.