Categorie: Cronaca Foligno

Foligno, manifesti anonimi per sostenere candidatura a Papa del Cardinal Betori

Claudio Bianchini

E' polemica a Foligno, su alcuni manifesti apparsi questa mattina in pieno centro storico. Nel mirino degli anonimi burloni è finito infatti Sua Eminenza Giuseppe Betori – folignate doc – attualmente Cardinale di Firenze, ed inserito dei media internazionali nella ristretta rosa dei venti papabili in procinto di entrare in Conclave. Monsignor Betori, conosciuto in città con l'affettuoso appellativo di “Don Peppino” è stato un attivista dell'istituto San Carlo, ed amatissimo parroco. Ha ricoperto l'autorevole e prestigioso incarico di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana ed ora è il più giovane porporato italiano. Credienzali e curriculum di tutto rispetto che, all'indomani delle dimissioni di Papa Benedetto XVI lo hanno visto subito in prima fila tra i super favoriti alla successione.

E così, qualcuno ha pensato di legare la tensione elettorale per l'imminente rinnovo del Parlamento Italiano a quella con l'attesa per l'indicazione del nuovo Pontefice. Ed è spuntato così a sopresa, una sorta di 'manifesto elettorale' per sostenere la candidatura del concittadino Betori alla suprema carica di guida della Chiesa Cattolica e dello Stato della Città del Vaticano. Come se non bastasse, i fantasiosi grafici hanno voluto inserire anche uno slogan, come si conviene in pieno clima da campagna elettorale. Alle spalle di un sorridente Cardinale Betori, appare così la scritta: “Porterò il mare a Foligno”. Promesa per la quale – passateci il sarcasmo – servirebbe davvero un vero miracolo. La foto sta circolando e si sta diffondendo con estrema rapida tramite facebook, ed è gia sbarcata sulla grande rete globale.

Ma il manifesto affisso sulla facciata della Biblioteca Comunale in piazza del Grano, sembra essere stato prontamente rimosso da un intervento delle Forze dell'Ordine. A prima vista ci scappa una risata, ma la città è spaccata, da un parte chi lo considera come una goliardata carnevalesca fuori tempo massimo e dall'altra chi lo bolla semplicisticamente come un'anticonvenzionale satira politica. Ma c'è pure chi lo vede come una mancanza di rispetto verso uno dei più autorevoli concittadini, chi lo considera un atto di vilipendio e persino chi lo bolla, senza mezzi termini, come blasfemo. Sulla mancanza di buonsenso o di buongusto, ognuno ha il diritto di pensarla come vuole. Ci si può anche leggere un modo per esprimere vicinanza e simpatia nei confronti del Cardinale Betori, e magari alleggerire in qualche modo il clima elettorale, nonchè stemperare la pesante responsabilità che comunque grava sulla figura di un porporato visto in pole position per salire al Trono di Pietro.

Ma verrebbe quasi da dire – col massimo rispetto – giusto per non farne un caso, che si tratta soltanto di uno 'scherzo da preti', magari – questo sì – a dir poco irriverente.