Cos’è per te la Quintana? Quali sono i principali motivi che ti spingono ad occupartene? Cosa pensano i tuoi amici non impegnati tuo lavoro al suo interno?
Queste ed altre decine di domande, sono riportare in una dettagliatissima scheda, elaborata ad hoc niente di meno che dall’Università di Perugia, che ha deciso di studiare – nel vero senso della parola – il ‘fenomeno Quintana’ in tutti i suoi aspetti.
Oltre a tutti i dati anagrafici, compresi quelli dei familiari, viene chiesto anche di indicare il rione di appartenenza, il ruolo al suo interno, il tempo che viene dedicato alle attività quintanare, cosa ti spinge a restare o cosa magari ti ha portato sotto la bandiera di un altro rione.
Un questionario a 360 gradi con circa una cinquantina di quesiti, di una precisione, per l’appunto, scientifica.
Chiunque fosse interessato, può trovarlo anche nella bacheca della pagina Facebook ‘Quintana di Foligno’ e da lì compilarlo e spedirlo direttamente via web. Servirà pure ad elaborare meglio riflessioni e situazioni personali. Le schede sono state comunque distribuite a tutti i dieci rioni.
In molti, in questi giorni, si sono chiesti: ma a cosa serve? E soprattutto, da chi e perché è stato commissionato?
Si tratta di una ricerca condotta dalla sociologa folignate Cecilia Cristofori dell’Università di Perugia, Dipartimento di Sciende Politiche, cattedra di Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale e Sociologia Urbana. La stessa Cristofori nel 1988 condusse una ricerca simile ed a distanza di trent’anni si vuol capire cosa e come è cambiato nel mondo della Giostra della Quintana.
Una sorta di maxi sondaggio, accolto di buon grado anche a Palazzo Candiotti, che permetterà tra l’altro, ai vertici quintanari, di avere a disposizione un corposo dossier sulla base del quale impostare al meglio il lavoro di oggi e dei prossimi anni. Nel 2016 la manifestazione celebrerà il suo settantennale, e tracciare un bilancio di questi settant’anni di vita è fisiologico.