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Foligno Calcio: pareggio al Blasone. Tifosi in collera. Tutte le foto

Francesco Balucani

Termina 1-1 il duello casalingo tra Foligno Calcio e Vigor Lamezia. Lo stadio Enzo Blasone rimane quindi a secco di vittorie e la situazione comincia a pesare prepotentemente anche sulle spalle dei supporters, tifosi in collera per gli scarsi risultati ottenuti finora.
I primi minuti di gioco non vedono le contendenti particolarmente propositive. I padroni di casa appaiono alquanto spenti, opacizzati dal torpore del primo pomeriggio. Gli stop mancati sono tanti, le iniziative poche. Degli ospiti poco di diverso si può dire. Le squadre sembrano affrontarsi ad armi pari, ma nessuno si dimostra in grado di incidere significativamente. La prima buona occasione per il Falco giunge al 21’: Vassallo mette al centro da calcio piazzato, ma i tentativi di testa da parte di Gaeta e Barbetta non sorprendono Francesco Forte, estremo difensore della squadra calabrese. Quindici minuti dopo arriva il gol. Balistreri prolunga un ottimo lancio proveniente dalle retrovie, Gaeta verticalizza e Vassallo infila Forti dopo aver superato in velocità i difensori avversari per vie centrali. Niente da aggiungere ad un primo tempo che non rimarrà certo alla storia per lo spettacolo.
Al sesto della ripresa, riportiamo l’infelice decisione di espellere per doppia ammonizione Claudio Menchinella. L’arbitro, sig. Claudio Bietolini di Firenze, ravvisa un fallo di mano in mezzo al campo, senza accorgersi della totale involontarietà del gesto. L’evento cambia volto alla partita e il Falco si ritrova in dieci quando i minuti da giocare sono ancora molti. Per rimediare al danno subito, Francesco Rampi – attesissimo il suo ritorno dopo il lungo infortunio – prende il posto di Adamo e il modulo viene ripensato in senso difensivo. In realtà, con la dipartita di Menchinella viene a mancare quel lavoro di interdizione vitale per la fase difensiva del Falco e la Vigor Lamezia non può che approfittarne di conseguenza. Al 62’, l’arbitro ravvisa un fallo da rigore in area biancoazzurra e assegna un penalty. La decisione, almeno in questo caso, appare ben ponderata: il tocco di mano è abbastanza evidente. Dagli undici metri si presenta Benedetto Mangiapane – il migliore dei suoi – che spiazza senza difficoltà Piacenti. Il risultato torna quindi in parità, ma nessuna delle parti in causa sembra accontentarsi. Le squadre si allungano e le azioni salienti aumentano di conseguenza. Soli quattro minuti prima del triplice fischio, Rampi non arriva a colpire un ottimo pallone proveniente dal lato destro del campo, sciupando l’occasione di riportare in vantaggio i suoi. Bietolini chiude quindi il match, decretando il pareggio.
La terna arbitrale è stata autrice di scelte che verosimilmente solleveranno molti dubbi. Undici cartellini totali non sembrano rispecchiare un incontro tutto sommato tranquillo e l’espulsione di Menchinella certo non aiuta a promuovere l’operato dei giudici di gara.
Il primo a presentarsi in sala stampa è stato Francesco Costantino, tecnico della Vigor Lamezia. “E’ stata una partita combattuta. Abbiamo parzialmente sfruttato la superiorità numerica, ma il Foligno si è difeso con le unghie e i denti, strappando questo punto. Volevamo assolutamente vincere e non ci siamo riusciti. Questo ci dispiace. Faccio comunque i complimenti a Monaco per essere riuscito a mantenere due punte anche dopo l’espulsione di Menchinella. Con questa mossa mi ha costretto a lasciare una difesa a quattro, impedendomi di spingere ulteriormente nelle fasi offensive. L’arbitraggio? Non credo che l’arbitro abbia favorito qualcuno. Alla fine dei conti è un uomo anche lui e ha bisogno di allenamento e tempo dopo uno stop di diversi mesi.”
Similare è l’interpretazione che ai media da Francesco Monaco, tecnico biancoazzurro: “Solitamente non parlo degli arbitri. Siamo rimasti in dieci e le conseguenze sono state naturali. Ho riscontrato il massimo impegno da parte dei ragazzi e di questo non posso che rallegrarmi. Ovviamente dobbiamo migliorare, ma da parte loro c’è disponibilità e voglia. Questo mi fa ben sperare. Non comprendo la rabbia dei tifosi. Dobbiamo cercare di migliorare la circolazione di palla in modo da renderla più fluida e rapida. Si ritiene soddisfatto? Del risultato ovviamente no, ma della prestazione si. Non siamo mai stati in particolare difficoltà e fino alla fine ho provato a vincerla.”
Dello stesso avviso non sono i tifosi, o almeno parte di essi. Nello specifico, riportiamo le accese proteste di un piccolo plotone di supporters biancoazzurri, schieratisi fuori dai cancelli pretendendo le scuse da parte dei giocatori. Evitiamo di trascrivere le invettive nei dettagli, ma la protesta è accesa e dimostra quanto la curva sopporti male il fatto di non aver ancora assistito ad una vittoria casalinga.

foto di Marco Ferretti