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“Fine al matrimonio tra Equitalia e il Comune di Perugia”: la proposta avanzata dal Pdl.

Oggi in commissione bilancio, il centrodestra ho presentato un odg (firmatari Emanuele Prisco, Mauro Cozzari, Armando Fronduti, Michelangelo Felicioni ed Emanuele Scarponi) per chiedere di interrompere al 31/12/2012, il rapporto tra Comune di Perugia ed Equitalia S.p.A. per la riscossione coattiva per conto dell'Ente municipale ed avviare la riscossione diretta da parte dell'Ente.

“Duri con chi ruba ma umani con chi lavora. Non si possono strangolare le imprese come è stato fatto in questi anni. Le tasse vanno riscosse ma con buon senso”.

Questo il commento alla discussione di oggi della commissione bilancio del consigliere PdL Emanuele Prisco, primo firmatario dell'ordine del giorno del centrodestra.

“L'amministrazione perugina, non prorogando il rapporto con la società di riscossione, potrà infatti dal 1°gennaio 2013 predisporre gli strumenti necessari a svolgere il servizio di riscossione utilizzando le risorse tecniche, strumentali, infrastrutturali ed umane interne al Comune di Perugia e ad adoperarsi affinché il futuro soggetto incaricato della riscossione agisca valutando soggettivamente, per quanto possibile, le situazioni dei singoli contribuenti, anteponendo una logica di carattere solidale e sociale alla logica economica finalizzata al semplice profitto utilizzata fino ad oggi da Equitalia. Questo almeno nelle idee del centrodestra.

Se è giusto, come è giusto – aggiunge Prisco – che tutti paghino le tasse ed i tributi dovuti (che pur sono troppo elevati), non si può più tollerare, per esempio, che vengano trattate alla stessa maniera chi evade grosse somme al fisco e chi è stato sempre puntuale e si trova in oggettiva impossibilità temporanea di far fronte ai pagamenti oppure la famiglia che ha ritardato un piccolo pagamento”.

Contrarietà è stata espressa dal Centrodestra alla proposta avanzata da Rifondazione Comunista che prevedeva la costituzione di una Agenzia pubblica regionale, giudicata dai consiglieri di opposizione l'ennesimo carrozzone umbro che non funzionerà”.