Categorie: Cultura & Spettacolo Festival dei 2Mondi Spoleto

Festival Spoleto, Ferrara è out dal Cda – Sindaco risolve conflitto interessi – Rientra Provincia Perugia, fuori le banche

Carlo Ceraso

Giorgio Ferrara, il direttore artistico del Festival dei 2 Mondi di Spoleto, dovrà abbandonare il cda della Fondazione Festival. La decisione di risolvere nel modo più logico e trasparente il conflitto di interesse che andava avanti ormai da 5 anni – ovvero da quando Ferrara, accettando la difficile eredità di sostituire i Menotti nella gestione della kermesse, aveva preteso e ottenuto le due cariche di presidente e direttore – è stata comunicata questo pomeriggio all’assemblea dei soci, convocato per approvare le modifiche allo statuto proposte dal board. Merito del sindaco Daniele Benedetti che in settimana, capito gli umori e la minaccia di reazione dei soci, sopratutto dei rappresentanti del consiglio comunale di maggioranza e opposizione, aveva dato mandato agli uffici di ri-modificare le modifiche. Il direttore artistico perde dunque il diritto di voto, anche se sarà invitato permanente alle riunioni del Cda. Non solo. In caso di assenza o impossibilità del presidente della Fondazione (incarico che sarà ricoperto dal sindaco pro tempore) a rappresentare la Fondazione non sarà il d.a. ma il vicepresidente.

Rinvio a lunedì – è durata quasi quattro ore l’assemblea degli azionisti tenutasi oggi nella sala consigliare. Ma alla fine, nonostante il rinvio a lunedì mattina prossimo, i soci si sono detti soddisfatti dell’esito della seduta. L’unico che non è sembrata proprio soddisfatto era Ferrara che ha anche abbandonato per un po’ i lavori. La prossima assemblea sarà quindi una sorta di pro-forma anche se la diplomazia è al lavoro perché i soci vorrebbero qualche altra modifica circa il ruolo rivestito dal Mibac all’interno della Fondazione. Non piace molto l’idea che possa essere Roma a indicare la figura del direttore artistico e quella del direttore amministrativo. Nè quella che il Ministero, quale organo di Vigilanza, sieda nel Cda. Anche se va sempre tenuto a mente che senza il Mibac il Festival sarebbe morto e sepolto da almeno 20 anni. La possibilità quindi che alla fine siano due i posti “liberi” da far assegnare alla Assemblea degli azionisti è più che concreta.

Provincia in, banche out – ma vediamo il nuovo assetto del board che scende da 7 a 5 membri. Lo scranno spontaneamente lasciato libero dal d.a. sarà occupato dalla Provincia, rimasta fuori dalla prima stesura del nuovo statuto. Chissà se l’ente provinciale continuerà ad avere il braccino corto nei confronti di una manifestazione così importante. E chissà se Guasticchi, il presidente-rottamatore, confermerà nel ruolo di consigliere il 75enne senatore Pierluigi Castellani. Un posto spetta di diritto al Mibac e con ogni probabilità verrà occupato da Salvo Nastasi, il potente dirigente del dicastero retto da Ornaghi. E fanno quattro. L’ultimo scranno verrà votato lunedì dai soci. Fuori le banche (Fondazione Carispo e Pop Spoleto, sponsor storici e fra i più attenti a rimpinguare le casse della kermesse) i soci dovranno decidere su chi indirizzare il proprio voto. In pole position resta Dario Pompili ma, a sentire alcuni azionisti, non per la sua attuale carica di presidente della fondazione CaRiSpo ma per le sue qualità di imprenditore e uomo da sempre attento ai problemi culturali e sociali della città. Una curiosità: alla riunione di oggi ha preso parte il presidente di PopSpoleto Nazzareno D’Atanasio, tornato in gran spolvero alla guida di piazza Pianciani e che si è riappropriato di molte delle deleghe che aveva concesso (tra cui la rappresentanza dell’istituto di credito in Fondazione Festival che era stata affidata al vice Michelangelo Zuccari).

Ultimo aggiornamento h. 12.10 del 6 dicembre

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