Categorie: Cultura & Spettacolo Spoleto

FESTIVAL DI SPOLETO E LIRICO SPERIMENTALE PER ZAFFINI (FLI), HANNO BISOGNO DI UNA LEGISLAZIONE MIRATA

di Franco Zaffini (*)

Il reintegro delle risorse per il fondo unico dello spettacolo (Fus), con cui il governo ha ‘benedetto’ la nomina del nuovo Ministro alla cultura, ancorché provvedimento del tutto insufficiente (metà delle risorse vanno ai soli Enti Lirici e tutto il resto deve finanziare il resto del mondo) e tardivo (se va bene le risorse arriveranno materialmente in autunno), non concede più attenuanti all’esecutivo regionale per quanto riguarda le azioni di promozione e stabilizzazione del Festival di Spoleto e del Lirico Sperimentale. Se c'è la volontà politica di tutelare l’esistenza stessa di questi due grandi contenitori culturali dell’Umbria, ora, dopo tanto girarci intorno, è venuto il momento di manifestarla con un’azione legislativa mirata. Proprio quest’anno, infatti, in cui la direzione artistica del Festival dei due Mondi ha deciso di dedicare la manifestazione alla figura del suo fondatore, il Maestro Giancarlo Menotti, e lo Sperimentale celebra la sua 64a stagione, appare più che mai appropriato provvedere ad una legge regionale che finalmente riconosca l’unicità di Spoleto a cui attribuire lo status di città culturale vocata alla produzione e alla rappresentazione dello spettacolo di qualità. In passato, ho presentato diverse proposte di legge che andavano in questa direzione, senza accoglimento presso la maggioranza che governa la Regione. Non è solo di più danaro che c’è bisogno, ma di certezze; le esigenze di queste due importanti manifestazioni, a cominciare da quella economica, debbono trovare adeguata programmazione dentro un quadro normativo di riferimento stabile che solo una legge regionale può dare.
La forte crisi ha determinato l’assottigliarsi delle risorse messe a disposizione dai grandi partner privati che, da un lato tagliano le previsioni di spesa per le sponsorizzazioni, dall’altro si trovano davanti ad un più ampio ventaglio di opzioni a causa del proliferare di eventi culturali assimilabili alle manifestazioni spoletine.
Occorre ricordare che proprio per il prestigio e l’alta qualità dell’offerta culturale del Festival dei due Mondi e del Teatro Lirico Sperimentale questi due eventi rientrano a pieno titolo nelle grandi manifestazioni che animano il panorama dello spettacolo in Umbria e a livello internazionale, costituendo un’enorme risorsa per il comparto turistico regionale. La Regione dell’Umbria, però, non ha mai riconosciuto tale valore, a cominciare dalla mancata individuazione di risorse certe e adeguate. Sia il festival, che il lirico sperimentale per la sua attività non didattica, infatti, vengono finanziati con le erogazioni a pioggia stabilite dalla l.r.17 del 2004. Esistono invece, nell’ordinamento regionale, leggi per finanziare la Fondazione Umbria Jazz (l.r. 07/1990) e il Teatro Stabile dell’Umbria (l.r. 04/1992), mentre non vi è provvedimento legislativo che preveda appositi finanziamenti per i due enti spoletini al pari di manifestazioni dello stesso calibro.
A fare da contraltare alla latitanza della Regione, una volta tanto, c’è la Città che, in particolare per il Festival, ha saputo trovare una sintesi, compattandosi e dando la meritata fiducia a Giorgio Ferrara, sebbene occorra sanare con urgenza e lungimiranza la questione, ancora aperta, del doppio ruolo di direttore artistico e presidente della fondazione; una Città che si stringe intorno a Claudio Lepore nella sua valente conduzione delle attività dello Sperimentale e che vuole ricordare quest'anno degnamente la grandezza di Giancarlo Menotti che ha avuto l’intuizione geniale di creare una manifestazione di prestigio che da oltre cinquant’anni rappresenta un luogo d’incontro per il panorama culturale internazionale e rappresenta Spoleto nel mondo.

(*) Consigliere Regionale Fli

(nella foto TO: il consigliere Zaffini alla conferenza stampa di presentazione del Festival)