Foligno

Fase due, le proposte di “Foligno in Comune” per la ripartenza

Foligno in Comune pubblica le sue proposte per la ripartenza e la fase due. Proposte che sono nelle mani del capogruppo Luciano Pizzoni, che oggi le presenterà in consiglio comunale. Di seguito i punti

SUPPORTO A PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA:
• Distribuzione gratuita di DPI a soggetti in difficoltà economica e servizio di consegna a domicilio a persone con difficoltà di spostamento o non autonomi;
• Promuovere o aggiornare accordi territoriali per affitti a canone concordato e calmierato per abitazioni e locali commerciali e produttivi per persone in difficoltà economiche;
• Pianificazione immediata delle attività di sostegno alla non autosufficienza sospese per via dell’emergenza Covid-19;
• Riapertura dei termini per l’erogazione dei buoni spesa, con un eventuale rifinanziamento dei suddetti con avanzo di amministrazione.

SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ COMMERCIALI
• Contributo per la sanificazione dei locali per gli esercizi commerciali o produttivi;
• Promuovere un sistema di marketing territoriale per favorire l’aggregazione di commercianti e produttori per approvvigionamento merci, logistica e vendita a distanza;
• Specifiche ed ulteriori forme di sostegno alle piccole attività commerciali ed artigianali situate in zone periferiche e montane;
• In collaborazione con le associazioni di categoria, il comune potrebbe farsi promotore di “restaurant bond”, buoni che vengono venduti oggi ma che verranno utilizzati quando le attività riapriranno in modo che esse possano beneficiare nell’immediato di liquidità;
• Verificare la fattibilità, giuridica ed economica, dell’anticipazione, anche parziale, da parte del Comune dei corrispettivi per servizi e attività date in appalto e ad oggi sospese o limitate;
• Riduzione della tassa rifiuti;
• Sospensione della Tosap e ampliamento (temporaneo e controllato) delle possibilità di installazione di dehors e allestimento di spazi per l’attività all’aperto.

TRASPORTO PUBBLICO
• Creazione di un servizio di trasporto pubblico a chiamata diffuso;
• Revisione e modifica delle tratte del trasporto pubblico in funzione delle nuove esigenze;
• Aree pedonali e piste ciclabili transitorie (con funzione anche sperimentale verso una ipotesi definitive) in funzione delle nuove esigenze;

CULTURA
• Istituzione di un “tavolo per la cultura” in cui, oltre ad attività di monitoraggio ed approfondimento, si possa programmare, pianificare ed anticipare il ritorno alla normalità

COMUNE
• Osservatorio pubblico permanente sul bilancio comunale per monitorare l’andamento delle minori spese e entrate in modo da orientare in tempo reale l’utilizzo delle risorse;
• Organizzazione, da parte del Comune, di una campagna informativa e di sensibilizzazione sulle restrizioni e sui comportamenti da adottare;
• Rendere pubblico lo stato delle domande aperte, delle risorse rimaste, delle domande da evadere, di quelle accolte;

SCUOLA ㅡ POVERTÀ EDUCATIVA*
• Garantire la ripartenza degli interventi individuali a supporto dei minori con bisogni educativi speciali, con gravi disabilità cognitive e fisiche, con sindrome da spettro autistico. Si chiede quindi la prioritaria concertazione tra servizi sociali, Asl e scuole per riavviare il progetto di vita di queste persone e facilitando il loro reinserimento a scuola attraverso la riconferma di figure professionali conosciute che possano quindi garantire l’efficacia del servizio;
• Individuare da subito spazi adeguati per la riapertura del servizio scolastico (uso di strutture solitamente non usufruibili dalle scuole come Palazzo Candiotti, Laboratorio meccatronico, Sviluppumbria, Centro Studi, ecc.) così da garantire la sicurezza degli utenti;
• Organizzare attività ludico ricreative e di recupero scolastico, gratuite ed estese a tutto il periodo estivo col supporto delle scuole, del privato sociale e del servizio sanitario pubblico;
• Ripensare i servizi educativi per l’infanzia 0-6 in quanto nei nidi comunali e nelle scuole dell’infanzia non può essere garantito il distanziamento sociale per ovvie ragioni pedagogiche.
• Costituzione di un tavolo sulla scuola, aperto e partecipato, che possa accogliere proposte, valutare interventi, operare scelte educative concordate, nel rispetto chiaramente delle specifiche competenze di ognuno;
• Reinvestire, vincolandole, le risorse risparmiate dalle scuole per l’acquisto di strumenti funzionali all’attività di didattica a distanza, evitando che tali risorse vengano utilizzate per coprire eventuali buchi in altri settori.
*Le proposte sono state elaborate da un gruppo di lavoro sulla “Povertà educativa”, una questione essenziale che necessita di una discussione ampia che coinvolga anche il Comune. Il gruppo di lavoro vede la partecipazione di: docenti, dirigenti scolastici, pediatri, studenti, genitori, cooperative, assistenti sociali.