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Ex Tabacchificio, le prime immagini del nuovo complesso | Il progetto

L’ex Tabacchificio di via Cortonese Perugia cambia volto: diventerà, come già scritto anche su queste colonne, un nuovo quartiere del capoluogo perugino, dove potranno essere ospitate famiglie e nuovi residenti per un totale di 1000 persone. Avanti con le ruspe e con la costruzione dei nuovi edifici, che ospiteranno 171 appartamenti, seguendo le regole dell’housing sociale.

Il progetto nel dettaglio – Il social housing dunque arriva anche a Perugia, attraverso la Cdp Investimenti. La Sgr del Gruppo Cdp riqualificherà l’area sulla quale sorgeva l’Agenzia Coltivazione Tabacchi con un progetto di sviluppo che prevede la realizzazione di un complesso di circa 27.000 mq e 171 alloggi dedicati all’edilizia sociale. La nuova area residenziale avrà anche funzioni commerciali, servizi al cittadino tra cui un asilo/scuola materna e residenze a canone di mercato. L’obiettivo è infatti quello di contribuire alla soluzione del problema abitativo nella città. L’intervento comprende inoltre la costruzione di una piattaforma interrata di due livelli per parcheggi pubblici e privati, oltre alla realizzazione di due piazze pedonali con spazi dedicati al verde, fruibili dall’intera collettività.

L’operazione è stata eseguita tramite il FIA – Fondo Investimenti per l’Abitare, gestito da Cdp Investimenti, che ha sottoscritto il 70% del Fondo ASCI – Abitare Sostenibile Centro Italia, gestito da Prelios Sgr, che a sua volta ha acquisito l’area dell’ex Tabacchificio.

Le reazioni – A lanciare la notizia è l’assessore del Comune di Perugia, Emanuele Prisco, il quale ha condiviso il progetto su Facebook, così commentandolo: “ecco la prime immagini del complesso che sorgerà al posto del ex Tabacchificio di via Cortonese divenuto ormai da tempo ‘rifugio’ per clandestini. Abitazioni di qualità (acquistabili pagando il canone di affitto) per giovani e anziani selezionati, oltre ad un asilo e alcuni spazi commerciali di prossimità.
L’esperimento più innovativo – conclude Prisco – sarà il ‘gestore di comunità’, un soggetto che seguirà il complesso, costruendo relazioni tra gli abitanti e fornendo servizi oltre a presidiare costantemente il territorio“.

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