Categorie: Cronaca Istituzioni Spoleto

Ex convitto femminile Spoleto, appello contro il degrado

L’obiettivo sarebbe duplice: salvare una struttura fortemente degradata e abbandonata completamente da 35 anni e ripopolare il centro storico, creando anche circa 50 nuovi posti di lavoro. Peccato però che servono circa 10 milioni di euro e l’Inps non sembra sensibile al problema.  A tentare di coinvolgere l’istituto di previdenza, proprietario dell’ex convitto femminile di piazza Campello, perché è di questa struttura che si parla, è il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, che dopo incontri vari ha chiesto aiuto alla Regione Umbria affinché possa “agire a livello politico sull’Inps“.

Storia vecchia – Una vicenda annosa, quella dell’ex convitto Enpas, tanto che sul tema, cercando su internet, spunta fuori anche un’interrogazione al Ministro del Tesoro presentata quasi 20 anni fa, nel 1997, dall’allora senatore Domenico Benedetti Valentini (qui il testo). Tanti i proclami, nel corso degli anni, i progetti, ma tutto è finito in una bolla di sapone. Qualche lavoro, in verità, è stato svolto, più che altro di consolidamento statico, stante la situazione. E da anni ormai il palazzo è “incartato” ed “abbellito” dai maxi manifesti pubblicitari delle passate edizioni del Festival dei Due Mondi. Niente però di definitivo, nonostante da anni si parli di trasformare il complesso in una residenza per anziani.

Progetto da 10 milioni – Un “progetto meraviglioso” studiato da Comune ed Asl prevede la trasformazione dell’ex convitto femminile in una struttura per anziani, sia autosufficienti che non, portando quindi in centro storico gli utenti di Terraia ma non solo. “Serve un investimento di 10 milioni di euro, che per noi sono tantissimi ma non per un istituto come l’Inps. Oltretutto non sarebbe un investimento a perdere, ma l’Inps ci guadagnerebbe poi economicamente con l’affitto” ha spiegato il sindaco Cardarelli. “Si creerebbero – ha aggiunto – circa 50 posti di lavoro con il personale a servizio della residenza, oltre a riportare 100 persone in centro storico

Sos alla Regione – Il primo cittadino è tornato quindi in pressing sull’Inps. E negli ultimi tempi ha scritto all’istituto di previdenza definendo la struttura “un monumento alla vergogna“. “Si sono offesi, ma è uno schiaffo alla città” ha sottolineato. “Non è più possibile tollerare dopo 35 anni quel ‘catafalco’ in piazza Carducci. Chiedo alla Regione di agire a livello politico, esiste un progetto meraviglioso, sarebbe una struttura esemplare in Italia, è impossibile che l’Inps non sia sensibile a questo” ha aggiunto Cardarelli. Incassando la piena condivisione da parte dell’assessore regionale Giuseppe Chianella, che si è mostrato disponibile ad un intervento in tal senso.