Perugia

Elezioni: Romizi sul bus, appelli al prefetto e politici indagati

La faccia di Andrea Romizi sui bus di linea non piace a Carmine Camicia, passato all’opposizione nel corso della consiliatura ed oggi candidato sindaco alternativo sia al centrodestra, sia al centrosinistra.

Per il consigliere comunale la  pubblicità che compare sui mezzi di Busitalia rientra nelle tipologie non consentite dalla legge. Una pubblicità che avvantaggerebbe il sindaco uscente. Il caso è stato quindi segnalato al prefetto di Perugia, chiedendo “di adottare i provvedimenti del caso ed eventualmente sanzionare il candidato”.

Consiglio: morosi e ritardatari

E il sindaco Romizi è stato criticato dalle opposizioni anche in occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale di questa consiliatura. Nel mirino, infatti, ancora una volta l’assenza del sindaco dai banchi della Giunta. Romizi è infatti arrivato in ritardo, per alcuni impegni, senza poi fare comunicazioni circa la notizia dei cinque esponenti del centrodestra indagati per falso ideologico per aver dichiarato, in autocertificazione, di non avere pendenze economiche con gli enti pubblici e invece destinatari di cartelle per vecchie tasse e multe, poi sanate la scorsa estate.

Nei giorni scorsi, infatti, il pm Massimo Casucci che ha indagato dopo la segnalazione fatta dal presidente Varasano (dopo che il caso era stato sollevato dai consiglieri Rosetti e Bori) ha concluso le indagini, contestando appunto il falso ideologico agli assessori Francesco Calabrese e Massimo Perari (che all’epoca era solo consigliere) ed ai consiglieri Armando Fronduti, Giuseppe Cenci, Stefano Mignini.

Crocifisso negato

Ma non è stata questa l’unica polemica che ha segnato l’ultima seduta del Consiglio. Il consigliere De Vincenzi ha infatti abbandonato l’aula dopo aver stigmatizzato il mancato reinserimento del crocifisso nonostante la mozione in tal senso approvata dall’assemblea.

Le truppe di Giubilei

Intanto giovedì sera il candidato del centrosinistra Giuliano Giubilei ha fatto il punto sulla campagna elettorale insieme a tutti i candidati delle quattro liste che lo sostengono. Aspetti operativi, procedurali ed anche economici (soprattutto chi si candida con liste civiche è chiamato a dare un contributo personale, pur minimo, per le spese). Ma anche valutazioni sul messaggio da veicolare tra gli elettori perugini.