Perugia

Elezioni, accordo su Ferdinandi | Nel Pd battaglia per la lista

Venerdì sarà il giorno dell’investitura ufficiale di Vittoria Ferdinandi candidata sindaco a Perugia per il centrosinistra della coalizione “Un Patto Avanti”. Dal Pd è arrivato l’annuncio che Ferdinandi, al termine dell’incontro con i responsabili locali e regionali della coalizione che si terrà a Palazzo Cesaroni, incontrerà la stampa in piazza Italia. Difficile, a questo punto, pensare che annunci di ritirare la propria responsabilità.

E questo nonostante i malumori dei socialisti. Anche se nelle ultime ore è transitata la fiducia che la coalizione, piuttosto spostata a sinistra, si possa allargare verso il centro, mettendo da parte vecchie ruggini e personalismi proprio grazie al nome della giovane candidata.

Il Pd, intanto, ha altri problemi interni da risolvere, dopo quelli sulla coalizione (e sul candidato) che hanno portato alle dimissioni del segretario Sauro Cristofani. Il problema, ora, è la composizione della lista e gli altri aspetti legati alla gestione della campagna elettorale. Che il segretario regionale Tommaso Bori ha affidato a Sarah Bistocchi con la scelta del commissariamento. Non ci stanno quanti chiedono che il successore di Cristofani venga eletto. Con l’assemblea comunale convocata con questo punto all’ordine del giorno per il 6 febbraio. Nel caso in cui l’elezione verrà bloccata, i “ribelli” si dicono pronti a presentare ricorso per il commissariamento. Insomma, come avvenne anni fa per il commissariamento regionale dopo la tempesta sanitopoli, il Pd potrebbe presentarsi alle elezioni (stavolta comunali) dopo settimane di carte bollate e comunicati stampa devastanti. A meno che non ci sia la garanzia, anche formale, che la preparazione alla stessa campagna elettorale, a cominciare dalla lista, sarà fatta in modo collegiale, tenendo nella giusta considerazione tutte le componenti del partito. In quel caso, sarà tregua armata fino alla conta delle urne.