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E' SCONTRO APERTO NEL PDL A SPOLETO: BERNELLI ” PETRINI ASCOLTA PRIMA I 'COLONNELLI' E POI I COLLEGHI”

In una nota alla stampa del Consigliere comunale Wolfgang Bernelli, arriva la nuova invettiva nei confronti del Capogruppo Pdl, Carlo Petrini, che venerdì con un laconico quanto stringato comunicato rimandava alla natura di “soggettiva interpretazione”, le analisi fatte dal Bernelli nella conferenza stampa del giorno prima, voluta dal Consigliere comunale per chiarire la vicenda del voto sulla mozione di sfiducia del centrodestra nei confronti di Giorgio Ferrara, per la presunta incompatibilità del doppio incarico di Presidente della Fondazione e Direttore artistico del Festival. Appare simbiotica la diatriba spoletina con la situazione di crisi del Pdl a livello nazionale. In questa vicenda però lo scontro è tutto all'interno degli ex-An, segno questo che le vecchie ruggini di Alleanza Nazionale sono traghettate, pari pari, all'interno del nuovo partito unico, il Pdl. Gli ex-Forzisti infatti tacciono.

Ecco le parole di Wolfgang Bernelli:

“Le dichiarazioni rese a mezzo stampa dal collega capogruppo del Pdl Carlo Petrini, non meriterebbero neanche una replica se non fosse per la infondatezza di alcune affermazioni. Petrini parla di soggettiva interpretazione così come di fantasie a cui lo stesso non intende dare risposte. Le fantasie di cui parla il consigliere Petrini sono forse quelle dettate da altre logiche esterne al partito per conto di chi e perché? Quando parla di soggettiva interpretazione, il collega Petrini fa forse riferimento al suo stesso comportamento assunto in corso di assemblea della Fondazione Festival sul dibattito che ha riguardato il bilancio in cui lo stesso Petrini è stato spinto da una logica 'interpretativa' che tutto andava bene da non dover chiedere alcuna spiegazione al direttore e presidente Ferrara? Come mai Petrini non aveva sentito quale fosse il parere dei restanti Consiglieri compreso il sottoscritto sulla questione bilancio della Fondazione Festival? Sarà forse una mia impressione 'interpretativa', fatto sta, Petrini sembra sentir prima il parere di altri 'colonnelli' e poi quello dei colleghi consiglieri comunali. Io ho sempre agito con il senso di responsabilità e del dovere di rappresentare al meglio gli interessi della città di Spoleto troppo spesso compromessa da altri giochi di potere che nel tempo ne hanno determinato il suo affondo.”