Categorie: Cronaca Spoleto

E' ALESSANDRA PACIOTTO LA NUOVA PRESIDENTE DI LEGAMBIENTE UMBRIA.

E' stata una domenica davvero ricca di incontri quella che ieri hanno trascorso soci e ospiti di Legambiente, nel piccolo centro di Massa Martana. Dopo 8 anni è avvenuto il passaggio del testimone: Vanessa Pallucchi (nella foto), spoletina in continua formazione ambientalista grazie all'attivismo che ha caratterizzato la sua esperienza, ha lasciato il posto con un po' di commozione alla sua collaboratrice e amica di sempre, Alessandra Paciotto, che ha seguito per circa dieci anni le vertenze ambientali sul territorio sboletino. Definite anche le 23 persone che faranno parte del direttivo, e quelle della segreteria che vedrà in questa ondata di cambiamenti il capofila ternano Andrea Liberati, presidente nel circolo ternano. Le elezioni sono avvenute con voto palese per alzata di mano, dopo un'intensa giornata di incontri, momenti di confronto, di denuncia, buone pratiche in dibattito e punti fermi di un percorso ambizioso e desideroso di cambiamento. Come sottolinea la Pallucchi,”non si può più pensare globalmente e agire localmente: ora è necessario pensare e agire sia globalmente che localmente”. E in particolare è ora di affiancare alle promesse di scelte importanti e ai monologhi sulle buone pratiche delle istituzioni, una reale attività di impegno e cambiamento. Perché, come dice l'Assessore Bottini “la demagogia non aiuta la risoluzione dei problemi ambientali”. E di demagogia e populismo proprio non vogliono sentir parlare i componenti del Comitato per l'Ambiente di Bettona, che ieri sono arrivati a Massa Martana con tanto di cartelloni di denuncia e una buona dose di nervi e problemi da sfogare ma soprattutto da risolvere. Le proteste sono le stesse di trent'anni: gli allevamenti suinicoli e l'inquinamento zootecnico, le promesse di gestione e l'assenza delle istituzioni, l'accusa a una politica che sembra dimenticare il suo compito principale: la salute dei cittadini. “Ci hanno tolto il diritto di respirare. 80mila capi suini sono troppi su 44 km quadrati, dei 1200 metri cubi di reflui quotidianamente una grossa quantità finisce in scarichi abusivi che inquinano il fiume Chiascio, e troppi altri danni che purtroppo prevedono anche una beffa: la proposta di realizzare una nuova laguna di stoccaggio in un luogo perderebbe così definitivamente le sue potenzialità di sviluppo turistico”. Peccato che nel momento della condivisione di questi problemi da parte del portavoce del comitato di Bettona, Luigi Pasinato, non c'erano gli Assessori all'Ambiente, presenti in assemblea solo più tardi: Sauro Cristofani per la Provincia di Perugia e Lamberto Bottini per la Regione Umbria. Tra gli altri erano presenti anche i rappresentanti di movimenti vertenziali come il portavoce della coalizione Umbria-Italia-Europa liberi da O.G.M., i comitati Cittadini Rio Fergia, Inceneritori Zero, Amici del Chiascio. Presenti inoltre Gianluigi Angelantoni, amministratore delegato dell'”Angelantoni industrie spa” e il Vicesindaco di Sigillo Valentino Facchini, come esempi di buone pratiche aziendali e territoriali. Vitale e attiva quindi la partecipazione che fino al tardo pomeriggio ha visto i numerosi interventi al dibattito. Al termine di questi è stata votata all'unanimità una bozza del documento congressuale, che verrà successivamente diffuso e integrato dai contributi congressuali.