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DROGA: LA POSIZIONE DI AN SULLA “RIDUZIONE DEL DANNO “

“La posizione di An sulla politica della ‘riduzione del danno' proposta dalla sinistra, rimane la stessa, nonostante il consigliere Vinti si sforzi di trovare argomenti adeguati che la possano giustificare, rovistando tra dati nazionali ed europei”. Lo scrive, in una nota, il capogruppo di Alleanza nazionale Franco Zaffini rispondendo al collega di Rifondazione comunista, Stefano Vinti che in mattinata aveva polemizzato sulla posizione di Alleanza nazionale e dello stesso Zaffini a proposito dell'emergenza droga in Umbria.”Ricordo a Vinti – sottolinea il capogruppo di An – che questa non è una battaglia personale o di partito, qui si parla della piaga della droga e di come risolverla. Sarebbe quindi opportuno che se ne parlasse con cognizione di causa e con una maggiore disponibilità al confronto, così come avevamo proposto avanzando la richiesta di istituire una commissione speciale sull'argomento. Vinti, invece, con le sue dichiarazioni dimostra che la maggioranza, non solo ha respinto la richiesta, ma è pregiudizialmente disinteressata al lavoro dell'opposizione anche quando è fatto bene, tanto da non sapere che sono ormai due anni che ci occupiamo del fenomeno droga e che siamo stati tra i primi a denunciare il primato delle overdose in Umbria”.”Riguardo, poi, alla sperimentazione delle narcosale, a cui siamo assolutamente contrari, rispondo agli antiproibizionisti – puntualizza Zaffini – con un documento ufficiale della Società italiana tossicodipendenze (Sitd) e dell'Associazione europea per il trattamento della dipendenza da oppiacei (Europad) che, pur considerando la riduzione del danno, critica i fautori dell'eroina ‘di stato' come terapia. Il documento dice, – fa sapere l'esponente di An – che ‘la somministrazione di eroina può essere presa in considerazione per contenere i casi di pazienti che si sono dimostrati refrattari alla terapia metadonica, dopo ripetuti tentativi e nonostante l'impiego di tutte le risorse utili a favorire la tenuta del trattamento e i processi riabilitativi. Solo nel caso di pazienti davvero refrattari a queste terapie si potrebbe parlare di un intervento di contenimento del danno, ma in qualsiasi altro modo, o per qualsiasi altra categoria di persone, la somministrazione controllata di eroina è una misura che, più che limitare il danno, limita la curabilità della malattia'”.”Secondo il documento, quindi – fa notare il capogruppo di An – il ricorso alle narcosale dei Paesi europei è dovuto, nella maggior parte dei casi, al fatto che tutti gli altri trattamenti efficaci sono stati ignorati o applicati con restrizioni ingiustificabili, così da produrre scarsi risultati. Questo – conclude Zaffini – è un documento prodotto da società scientifiche, non da un partito di destra, e suggerisce come le stanze del buco siano la soluzione non alla malattia, ma all'inefficienza di servizi ‘di carta', cioè i Sert, che non offrono le terapie vere secondo le giuste tecniche”.