Perugia

Doppio “no” al Nodino | Perugia nord, nuovo progetto con 2 gallerie

Nessuno vuole il Nodino di Perugia. Come già avvenuto a Torgiano, anche in Consiglio comunale a Perugia presentati due ordini del giorno, uno della maggioranza e uno delle opposizione, in cui si boccia il progetto della mini variante e si chiedono soluzioni alternative per superare l’ingorgo viario tra Collestrada e Ponte San Giovanni.

Il Pd e gli altri partiti di opposizione si erano opposti al progetto, chiedendo, anche dopo il vertici di maggioranza tra Comuni e Regione, la realizzazione della seconda rampa di accesso sul Raccordo.

A Palazzo dei Priori presentato anche l’ordine del giorno di Progetto Perugia, con cui si chiede di risolvere il problema del traffico tra gli svincoli di Collestrada e Ponte San Giovanni facendo attenzione “alla tutela ambientale” e “coinvolgendo le popolazioni locali in relazione alle soluzioni progettuali”.

Per Progetto Perugia occorre andare oltre la contrapposizione sul Nodino. I punti che causano maggiore intasamento – si sottolinea nell’atto – sono la rampa di collegamento tra la E45 e il Raccordo di Perugia e la deviazione in direzione Assisi-Foligno dello svincolo di Collestrada, entrambi a una sola corsia. Per questo si ritiene necessario studiare interventi migliorativi sulla connessione E45-Raccordo e sullo svincolo suddetto, rivalutando quanto già previsto nella delibera del consiglio comunale n. 107 del 2018 già approvata dal Consiglio comunale in relazione all’ampliamento del centro commerciale di Collestrada.

Le simulazioni effettuate nell’ambito del Piano Regionale Trasporti della Regione Umbria evidenziano che la quota prevalente del traffico di pertinenza della tratta Collestrada-Ponte San Giovanni è di scambio con la citta di Perugia (85%). “È questo il flusso di traffico – si legge nell’atto – su cui bisogna soprattutto incidere”.

Si propone quindi di attivare un tavolo tecnico del Comune di Perugia con Anas e Regione Umbria per individuare interventi mirati, capaci di migliorare sia la qualità del servizio stradale sia la qualità di vita nelle aree limitrofe.

Nel Piano urbano della mobilità sostenibile di Perugia, approvato nel 2019, è riportata la visione dell’amministrazione comunale su alcuni temi strategici di interesse regionale e di rilevante interesse per il capoluogo. Si auspica pertanto che le proposte contenute nel documento possano essere oggetto di approfondimento nei tavoli tecnici regionali. Anche nel PUMS emergono, infatti, come prioritari gli interventi di messa in sicurezza e di fluidificazione del traffico sui due svincoli di Collestrada (tra E45 e SS75bis) e di Ponte San Giovanni (tra la E45 e il RA6), entrambi di competenza Anas. Giusta attenzione va parimenti tributata anche alla viabilità secondaria dell’area in questione, che insiste sui territori di Perugia e dei comuni limitrofi. Una viabilità che, se oggetto di implementazione e adeguata manutenzione, può svolgere un ruolo importante per dirottare una parte significativa del traffico locale che oggi gravita sulle “quattro corsie”.

Giovedì la discussione in Consiglio.

Nuovo tracciato con due gallerie

Tra i progetti del PNRR Umbria, quelli cioè che si conta di inserire nel Recovery Plan, c’è anche l’intervento viario per collegare l’area nord di Perugia attraverso la realizzazione di due gallerie, sgravando in questo modo parte del traffico di Ponte San Giovanni. Un progetto da 42 milioni, che prevede la realizzazione di una nuova viabilità con tracciato prevalentemente in galleria, riservata ad autovetture e veicoli commerciali con massa a pieno carico <3,5 t.

L’intervento si compone di due stralci funzionali, entrambi ricompresi nel progetto di fattibilità tecnica ed economica: il primo costituito da una galleria di 1.100 metri che collega via del Bulagaio con via San Galigano e tutto l’anello di Fontivegge; il secondo costituito da una galleria di 750 metri e da un tratto a cielo aperto di 150 metri che collega via San Galigano con strada Santa Lucia. Inoltre, la nuova rotatoria su via San Galigano consentirà la distribuzione dei flussi che utilizzano la nuova infrastruttura verso Porta Conca, verso San Marco e verso Fontivegge. Un intervento che dovrebbe alleggerire il traffico tra Collestrada e Ponte San Giovanni.