Categorie: Città di Castello Cronaca

Dopo oltre 100 anni cambia sede il mercato cittadino tifernate / Inevitabile il trasloco dalle piazze principali, causa lavori ed eventi di cartello

Da.Bac.

“Il mercato settimanale del giovedì e sabato si trasferisce dal 10 ottobre al 9 novembre presso il parcheggio Ferri adiacente Parco A. Langer”, con questo secco ma essenziale comunicato, appeso in piazza Gabriotti in questi giorni, è stato ormai reso ufficiale il cambio di sede temporaneo del mercato cittadino. E’arrivata ad una svolta, infatti, l’annosa questione tra gli ambulanti e l’amministrazione comunale sul trasferimento dei banchi dalle piazze Gabriotti e Matteotti all’Ansa del Tevere (Parco Langer). Lo spostamento è stato giocoforza imposto dal comune, perché in quel periodo (tra il 10 e il 9 novembre), a Città di Castello, avranno luogo manifestazioni di cartello come “Altrocioccolato” e “Mostra del Tartufo”, le quali dovranno disporre di ampi spazi, soprattutto per gli stand di esposizione. Oltre a questo, in piazza Gabriotti, dovrà pure essere rifatta la pavimentazione, che sarà pronta in tempo per l’inaugurazione della “nuova” torre civica il 13 novembre.
Gli ambulanti, che riempiono entrambe le piazze di giovedì e sabato, sono così costretti, a malincuore e dopo varie proteste, a lasciar liberi i loro tradizionali spazi di lavoro nel centro storico. Il mercato, dunque, avrà una nuova sede nel parcheggio Ferri di parco Lager, dove tra l’altro furono allestite le fiere di agosto, portatrici anch’esse di polemiche da parte dei commercianti per la loro lontananza dal centro. Il problema che si fanno gli ambulanti, infatti, è proprio quest’ultimo: la distanza dal centro storico della nuova sede e la rottura di una tradizione ultracentenaria che ha visto sempre il mercato sito nelle due piazze principali tifernati.
Per gli ambulanti dover cambiare posto di lavoro, seppur temporaneamente, rappresenta un grosso disagio oltre che un’ulteriore difficoltà nelle vendite. Dopo il 9 novembre, ovviamente, tutto tornerà come prima.

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