Trasimeno

Don Paolo vieta le locandine del film di Ozpetek, Sacco: ma solo all’interno della Casa del Giovane

Questa volta don Paolo, il prete di Castiglione del Lago, se la prende con il regista Ferzan Ozpetek e con il suo ultimo film “La dea fortuna”. O almeno, con la locandina del film e con l’idea di famiglia allargata che il regista, che racconta storie legate all’omosessualità, sembra voler trasmettere. Toccando questa volta anche il tema dell’affido dei figli a coppie gay.

E allora, poiché il cinema, a Castiglione del Lago, è attualmente ospitato all’interno della Casa del Giovane, via la locandina considerata inopportuna rispetto alla famiglia “tradizionale”.

Un nuovo caso sul quale si sta dibattendo molto sui social. E sul quale interviene Piero Sacco, presidente di Lagodarte, l’azienda esercente l’attività cinematografica del Cinema Caporali, momentaneamente trasferito alla Casa del Giovane.

E’ nostro dovere, per chiarezza e correttezza – scrive Sacco – precisare che ci è stato chiesto dal parroco don Paolo di non esporre le locandine e altro materiale in cui è presente l’immagine del film stesso soltanto negli spazi interni della Casa del Giovane, ove vengono svolte le abituali attività parrocchiali. Questa è una volontà che rispettiamo, poiché non ci è stato chiesto di non diffondere le locandine all’esterno né tanto meno di non proiettare il film“.

Insomma, nessuna censura, ma la legittima, anche se discutibile, volontà del parroco di non appendere all’interno di uno spazio gestito dalla parrocchia un’immagine che si ritiene inopportuna.

Piero Sacco cerca quindi di smorzare i toni della polemica: “Cogliamo l’occasione per ringraziare il parroco e i suoi collaboratori per aver messo a disposizione il teatro della Casa del Giovane. Ciò consente di dare continuità ad un importante servizio culturale, sociale e ricreativo in attesa della riapertura del Cinema Caporali”.