Dopo tre giorni di riprese di Don Matteo 9 all'interno dell'ospedale di Spoleto, Simone Montedoro, nei panni del capitano Tommasi, ha visitato di nuovo l'hospice “la Torre sul Colle”.
Già nel corso della prima visita di qualche mese fa il bravo attore aveva sorpreso pazienti e operatori, con la sua sensibilità e semplicità, ma in questa nuova visita pazienti e famigliari hanno potuto cogliere appieno la sua capacità di instaurare un profondo contatto con gli altri, in particolare con chi soffre.
Questa volta Simone Montedoro si è presentato in divisa da carabiniere, e i pazienti, fan della fiction, coinvolti nel clima e nella trama della seguitissima serie, hanno anche scambiato impressioni e giudizi con lui sui personaggi e le storie, apprezzando molto, e in alcuni casi anche parteggiando apertamente, per il ruolo del Capitano.
Davvero singolare, a giudizio di tutti, l'autentica attenzione agli altri di Simone Montedoro, la sua facilità di relazione con i pazienti. Essere vicini emotivamente ai malati dell'hospice è difficile anche per molti operatori sanitari non specializzati in cure palliative, sorprende quindi come per un personaggio dello spettacolo, cui si pensa solitamente come ad un mondo sfavillante e di solo di intrattenimento, sia così naturale essere di conforto e di aiuto per tali pazienti.
Risvolti inaspettati per la città quindi stanno derivando dalla presenza della fiction Don Matteo a Spoleto; benefici non solo economici e di visibilità, ma anche di arricchimento umano per i valori di solidarietà che i suoi protagonisti esprimono. Al riguardo, da Aglaia, un caloroso ringraziamento va a Stefano Galli, location manager per la LUX, casa di produzione della fiction, e a Fabio Tulli, dell' Hotel Albornoz, che hanno fatto conoscere l'associazione e l'hospice a tutto il cast di Don Matteo.