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DOMANI LA PRESENTAZIONE DEL RESTAURO DELL'EX CHIESA DI SANTA CATERINA, ORA UNA SALA POLIVALENTE

Verrà destinata probabilmente a sala polivalente l’ex chiesa di Santa Caterina dove sono terminati i lavori di restauro (verranno presentati sabato 30 aprile alle 11,30). Il recupero dell’antico edificio di culto è iniziato negli anni novanta con opere urgenti per la conservazione del bene come il consolidamento delle murature, il rifacimento del tetto e la messa in sicurezza della facciata su via di Santa Caterina. Dopo il sisma del 1997 è stato finanziato l’intervento di completamento iniziato nel 2007 e recentemente ultimato (per un importo complessivo di oltre 1 milione e 225mila euro). I lavori di questi ultimi anni hanno riguardato il restauro degli elementi lapidei della facciata, la rimozione della tamponatura di mattoni che occludeva il rosone e la ricostruzione della ghiera interna con un elemento metallico; il restauro del portone originale; il rifacimento degli intonaci; la posa in opera del pavimento; il consolidamento degli affreschi; la realizzazione sul retro della chiesa di una nuova costruzione che contiene i servizi, gli impianti tecnologici e la scala che collega al piano primo del coro delle monache. Ha diretto i lavori l’architetto Bruno Guerri, capogruppo di un raggruppamento temporaneo di professionisti che ha elaborato la progettazione dell’intervento. I finanziamenti sono stati erogati dalla regione dell’Umbria per oltre un milione di euro e dal comune di Foligno (con 200mila euro). L’impresa esecutrice è stata la Cingoli Nicola & Figlio di Teramo mentre per il comune di Foligno i lavori sono stati seguiti dall’architetto Anna Conti e dall’ingegnere Valentino Manili del servizio beni culturali. Gli appalti per le forniture sono stati finanziati dal comune di Foligno per un importo di 77mila euro. Alla presentazione dei restauri, in via Santa Caterina, nell’ex chiesa, interverranno il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, gli assessori all’urbanistica, Joseph Flagiello, e alle politiche culturali, Elisabetta Piccolotti, oltre all’architetto Bruno Guerri.