Cronaca

Discarica di Colognola, indagato il sindaco di Gubbio e altri quattro tecnici

Sono cinque gli indagati per l’annosa vicenda di Colognola. Tra questi, ai quali il pm Carmen d’Onofrio ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini, c’è anche il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, insieme ad un dirigente del servizio ambiente del Comune, al tecnico assistente di discarica e a due membri della Cooprogetti (società che gestisce la discarica).

L’accusa, per tutti loro, è di reati ambientali all’interno della discarica: dopo i sopralluoghi dei carabinieri del Norm, infatti, sarebbero stati rilevati sforamenti nelle acque reflue, omessi campionamenti, anomale formazioni di percolato (dovute anche a inidonee coperture per evitare infiltrazioni) e valori oltre il limite di ferro, manganese, solfati e nitriti.

La discarica di Colognola, ormai giunta a saturazione, come più volte precisato dal sindaco Stirati e dall’assessore all’Ambiente Alessia Tasso, “è un problema ereditato dalle passate amministrazioni, con alcune scelte non idonee e soprattutto con il mancato accantonamento dei fondi per la bonifica post mortem, per la quale servirebbero circa 2 milioni e 400 mila nella prima fase e ulteriori 2 milioni circa negli anni successivi. Per ora, come dichiarato a inizio 2018 dai due amministratori, “ce ne sarebbero da parte solo 250 mila”. Tutto ciò va a discapito dei residenti, che da almeno un decennio chiedono la chiusura della discarica.