di Luca Biribanti
Aggiornamento h. 17.10 – Alla fine il sindaco ha rassegnato le dimissioni, era la soluzione più logica dopo il clima che si era creato nella maggioranza negli ultimi giorni. L'accordo di Via Mazzini è sfumato e al secondo appello si è raggiunto il numero legale per iniziare la seduta. Di Girolamo ha preso la parola: “All'interno della maggioranza si sono verificati dissidi che non si sono ricomposti, per trasparenza e dovere nei confronti dei cittadini rassegno le mie dimissioni. Nei prossimi giorni Cercheremo di formare una nuova maggioranza coesa e compatta”. Al momento le dimissioni avranno un solo valore formale, come previsto dall'articolo 53 del testo unico sugli enti locali, e assumeranno valore esecutivo soltanto dopo 20 giorni. Questo sarà il tempo a disposizione di Di Girolamo per cercare di creare ancora le condizioni per poter portare a termine il mandato e al momento del suo discorso una standing ovation si è alzata dai banchi della maggioranza, mentre dal centro destra si sono alzate parole di dissenso e contestazione. Anche il numeroso pubblico presente in aula ha iniziato a rumoreggiare scambiando insulti e creando un vero e proprio clima da stadio. Pertanto Griorgio Finocchio è stato costretto a sospendere la seduta.
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Rissa appena sfiorata tra Melasecche (UdC) e il dirigente del PD Giorgio Finocchio per motivi ancora da chiarire. La zuffa è scoppiata improvvisamente, sono volate parole pesanti, minacce, tanto che ci è voluto l'intervento di alcuni consiglieri per riportare la serenità, si fa per dire, tra i due. La cronaca della giornata è iniziata alle ore 16.00 mentre nella sala consiliare di Palazzo Spada stavano arrivando gli assessori e consiglieri comunali per la ripresa del dibattito che era stato sospeso ieri dalla richiesta di Boccolini (Socialisti). In Via Mazzini, dove si trova la sede del PD è in corso il vertice coi capigruppo della maggioranza per cercare di ritrovare una coesione e un'intesa che sembrano allontanarsi. Indiscrezioni dicono che le 2 potrebbero le soluzioni di questo pomeriggio: immediate e definitive dimissioni del sindaco, Leopoldo Di Girolamo, oppure la temporanea firma delle dimissioni per effettuare un rimpasto di giunta entro i 20 giorni previsti dalla legge. In aula si respira un'aria tesa, il consiglio era previsto per le 15.30, mentre il sindaco e i consiglieri non sono ancora arrivati perchè ancora impegnati nel vertice di Via Mazzini dove è intervenuto addirittura il coordinatore nazionale degli enti locali del PD Zoggia. Proprio in questi minuti è giunta notizia che il vertice sarebbe saltato, ora si attenderanno i 30 minuti per il prossimo appello.
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