Politica

Decreto Milleproroghe, Zaffini “niente deroga sulle scuole del cratere”

Rimangono a rischio le scuole nell’area del cratere del sisma in centro Italia del 2016. Se infatti il decreto terremoto era stato approvato blindato, senza dare spazio ad alcun emendamento, nemmeno quelli che non necessitavano di copertura finanziaria, demandando al decreto Milleproroghe alcuni interventi necessari, a quanto pare nemmeno quest’ultima legge sarà risolutiva.

Ad evidenziare l’ennesima chiusura da parte della maggioranza Lega – Movimento 5 stelle è il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, dopo la discussione dello scorso fine settimana in aula ed in vista della ripresa dei lavori in Senato oggi.

Questo decreto Milleproroghe – evidenzia il parlamentare umbro – è stato blindato dalla maggioranza con uno stato d’animo impermeabile e anche un po’ saccente. Non si capisce quale sia l’urgenza di questo provvedimento, visto che dei 14 articoli di cui si compone il decreto non ce ne è uno che non fosse possibile esaminare a ottobre o a novembre“.

Questa chiusura da parte della maggioranza ha impedito che venissero presi in considerazione emendamenti importanti e significativi come, ad esempio, quello sulla deroga al numero minimo e massimo degli alunni delle scuole del cratere, tra l’altro in presenza di un serissimo rischio di spopolamento. Per quale ragione non poteva essere approvato? Basterebbe soltanto pensare che quelle popolazioni ancora non hanno visto l’inizio della ricostruzione e c’è ancora gente ospitata nelle casette di legno, in parte negli alberghi, a casa degli amici o con l’autonoma sistemazione. Non sarebbe stato opportuno che la maggioranza si dichiarasse disponibile a questo emendamento? Poi – prosegue Zaffini – c‘è il tema delle pratiche degli enti che devono avviare la ricostruzione, ingolfati a causa proprio di una ricostruzione che deve ancora partire. Bisogna prorogare la validità dei contratti dei collaboratori che lavorano in questi uffici, altrimenti mancherà anche il personale. Dalla maggioranza – conclude il senatore di Fratelli d’Italia – non è giunta alcuna volontà di confronto e nessuna disponibilità, a conferma di un atteggiamento di totale chiusura”.